Riforma Nordio, Costa (Azione): "Norme di buonsenso, anche se migliorabili"

Riforma Nordio, Costa (Azione): Norme di buonsenso, anche se migliorabili
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QUOTIDIANO NAZIONALE INTERNO

– Onorevole Enrico Costa, deputato di Azione in Commissione Giustizia, perché insieme a Italia viva avete votato a favore del ddl Nordio? "Pensiamo che vada nella direzione giusta, anche se purtroppo è una sorta di ‘vorrei ma non posso’, perché principi validi sono accompagnati da una sfilza di deroghe. Sull’abuso di ufficio, ad esempio, si fa rientrare dalla finestra il peculato per distrazione, sempre considerato dalla giurisprudenza come insito nell’abuso di ufficio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri media

Oltre che i gruppi di maggioranza hanno votato a favore Italia Viva e Azione. La Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge (noto come ddl Nordio dal nome del ministro della Giustizia) che tra le misure principali prevede l’abolizione del reato d’abuso d’ufficio. (Servizio Informazione Religiosa)

«L’approvazione di questo ddl rappresenta una svolta nel rafforzamento delle garanzie per gli indagati e una mano tesa a tutti i pubblici amministratori, che non avranno più paura di firmare. Di questo importante risultato desidero ringraziare tutti i parlamentari, i colleghi di Governo e l’intero staff del Ministero». (Il Dubbio)

Si è conclusa da poco alla Camera la discussione sul disegno di legge Nordio, che tra le varie misure prevede l’abolizione del reato di “abuso d’ufficio”. Abuso d’ufficio, via libera al disegno di legge che lo abroga Di (Orizzonte Scuola Notizie)

Il Pd vota no alla riforma Nordio, ma i suoi sindaci erano favorevoli: i casi Falcomatà e Oliverio

Insieme alla maggioranza hanno dato il proprio assenso Azione, Italia Viva e +Europa. Nel Transatlantico della Camera proferisce poche parole, ma entusiaste: «I sì sono quasi il doppio dei no, bene». (Open)

Giustizia è fatta. Vince il "campo giusto", perché (Secolo d'Italia)

Il Pd ha votato no alla riforma Nordio. Nessun rapporto con la tradizione nobile del socialismo riformista di Craxi, completamente ignorato e dimenticato. (Secolo d'Italia)