Referendum sulla cittadinanza: 600.000 persone non hanno paura dello straniero

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Il referendum sulla cittadinanza ha raggiunto le firme necessarie, e questa è una buona notizia. L'odore dei fiori è più forte quando le persone hanno la possibilità di esprimersi. Le favole finiscono meglio, le principesse si salvano da sole e forse diventeremo (prima o poi) un Paese civile. (Fanpage.it)

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Una "visione differente" sulla questione della cittadinanza, rispetto ai promotori del referendum per ridurre a 5 anni il tempo (attualmente di 10 anni) di residenza legale oggi necessario come pre-condizione per chiedere di diventare cittadini italiani. (Tiscali Notizie)

“I promotori del Referendum Abrogativo in tema di Cittadinanza, in perfetto stile demagogico e propagandistico, propongono di risolvere un problema complesso con una soluzione semplice e semplificata, ad uso e consumo della propria base elettorale ideologizzata: non è tramite la concessione più rapida e semplice di un passaporto che si possa agire positivamente sull’annoso problema dell’integrazione socio-culturale degli immigrati regolari”, così Claudio Desirò, Segretario di Italia Liberale e Popolare, commenta il quesito referendario, al termine di una riunione del Direttivo Nazionale dell’Associazione. (BlogSicilia.it)

La soglia delle 500mila firme per raggiungere il quorum per presentare il referendum sembra a un passo. Il termine della raccolta è il 30 settembre. Referendumcittadinanza si propone di introdurre nuove regole appunto per ottenere la cittadinanza. (Corriere della Sera)

Così il diritto di cittadinanza frantuma gli schieramenti

Il quesito "si intesta quindi una novella normativa che non c'entra nulla con un referendum di tipo abrogativo". Si tratta di un referendum propositivo, escluso dalla nostra Costituzione; di una innovazione legislativa che vuole prevedere che un articolo della legge del 1992 sui figli adottati si applichi erga omnes, cioè a chiunque". (Civonline)

Esulta Riccardo Magi, segretario di +Europa: “Un risultato straordinario frutto di una mobilitazione popolare che siamo riusciti a suscitare insieme a tutti i promotori e a raccogliere attraverso la piattaforma pubblico per le firme digitali. (la Repubblica)

E cioè, la cittadinanza per chi abbia studiato in Italia per almeno dieci anni. Il diritto di cittadinanza, e non soltanto quello, taglia in due gli schieramenti. (Corriere della Sera)