Richard Gere, l'ora della verità: «Ho sbagliato tante cose ma non ho rimpianti»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Julian Kay non ha ancora trent’anni. Vive a Los Angeles, in un appartamento di lusso a Westwood, tra Beverly Hills e Century City. Parla cinque o sei lingue «oltre a quella internazionale», apprezzatissima dalle sue facoltose clienti. Non lascia nulla al caso quando deve prepararsi a uscire: si dedica alla scelta degli abbinamenti, colori e tessuti, di camicie, giacche, pantaloni, jeans, cravatte con una cura entrata nella leggenda grazie a una delle scene più viste e citate della storia del cinema. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Il film per la regia di Paul Schrader (con il quale Gere girò American Gigolò nel 1980) è tratto dal libro “I tradimenti” di Russel Banks (edito da Einaudi) narra la storia di un noto documentarista che è alla fine dei suoi giorni e cerca” la redenzione” per una vita e una carriera costruite sull’inganno. (Corriere TV)
Nel film, Gere è Leonard Fife, malato terminale di cancro deciso a raccontare la storia della sua vita senza filtri, prima che sia troppo tardi. (Golssip)
Saranno i premi, come il Golden Globe e il David di Donatello, oppure gli innumerevoli film che ha girato. L'attore nello studio di Fazio presenterà il nuovo film diretto da Paul Schrader, "Oh, Canada - i tradimenti". (ilmessaggero.it)
In questa occasione - racconta il 75enne a Milano per presentare 'Oh, Canada' in uscita il 16 gennaio con Be Water Film - ho chiesto a molti senatori come vedevano il futuro dell'America, ma nessuno è stato in grado di darmi una risposta". (Liberoquotidiano.it)
Interpreta il pluripremiato documentarista Leonard Fife che, in fin di vita, decide di raccontare la sua verità in un film, come ha raccontato alla stampa italiana. Richard Gere torna sul grande schermo con “Oh, Canada – I Tradimenti” (dal 16 gennaio in sala), diretto da Paul Schrader, che lo aveva già diretto in “American Gigolò”. (leggo.it)
E di nuovo al centro del film c'è il suo corpo: non più quello di un trentenne dai muscoli scolpiti, ma quello di un anziano alla fine dei suoi giorni, confuso, senza capelli e provato dalla malattia. «Io sto benissimo nei miei 75 anni: per interpretare un 85enne in quelle condizioni ho dovuto studiare molto», puntualizzava ieri in video collegamento Richard Gere, protagonista del nuovo film di Paul Schrader, Oh Canada, in uscita al cinema il 16 gennaio. (ilmessaggero.it)