Gaza, vertice di Ferragosto a rischio. Washington: «Il dialogo non si fermi»
Il vertice di giovedì, il summit di Ferragosto, doveva essere quello della svolta. Dopo l’appello dei mediatori internazionali (Egitto, Qatar e Stati Uniti), sembrava che Israele e Hamas fossero sul punto di riprendere davvero il dialogo che da mesi procede a intermittenza. L’ufficio del premier Benjamin Netanyahu aveva annunciato con largo anticipo l’invio di una delegazione per trattare sui termini dell’intesa. (ilmessaggero.it)
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Le ultime dichiarazioni delle parti in conflitto sembrerebbero contraddire quanto affermato dalla Casa Bianca la scorsa settimana, per la quale era vicino un accordo di tregua. Città del Vaticano È incerto l’esito dei colloqui di pace tra Israele ed Hamas (Vatican News - Italiano)
Paesi negoziatori, diretti e indiretti, Israele e Hamas letteralmente sotto pressione per arrivare a un buon esito dei colloqui di Ferragosto che decideranno sulla tregua temporanea a Gaza e la liberazione degli ostaggi. (La Stampa)
L’intensità delle trattative e la determinazione dei mediatori è senza precedenti. Il conto alla rovescia è iniziato verso il vertice di giovedì chiesto da Stati Uniti, Egitto e Qatar, un momento decisivo per capire se questa strana quiete che avvolge il Medioriente da qualche giorno sia il preludio alla tempesta o l’inizio della fine della guerra a Gaza (la Repubblica)
Putin contrattacca: “Dura risposta” L’accordo per un cessate il fuoco a Gaza “è ancora possibile”. Le parole di Joe Biden nell’intervista alla Cbs rivelano l’ottimismo del presidente Usa sul futuro della Striscia. (Il Fatto Quotidiano)
Ma nella serata di domenica la dirigenza di Hamas, appena ricostituitasi dopo la morte di Ismail Haniyeh, ha immediatamente frenato gli entusiasmi. Hamas non sarà al prossimo round di negoziati (il Giornale)