Borse europee chiudono in rosso per le tensioni Russia-Ucraina

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ECONOMIA

Le borse europee hanno chiuso in negativo, influenzate dalle crescenti preoccupazioni per l'escalation del conflitto tra Russia e Ucraina. La nuova dottrina russa sull'uso delle armi nucleari, in risposta all'impiego di missili statunitensi a lungo raggio da parte dell'Ucraina, ha innescato un clima di incertezza sui mercati finanziari. Nonostante i ribassi più marcati durante la giornata, la borsa di Madrid ha registrato la peggiore performance, chiudendo con un calo dello 0,7%, seguita da Parigi, che ha segnato un -0,6%. Londra, invece, ha contenuto le perdite, chiudendo con un modesto -0,1%.

Negli Stati Uniti, il mercato azionario ha mostrato segni di debolezza, con il Dow Jones, l'S&P-500 e il Nasdaq 100 che hanno chiuso poco sotto la parità. Tra i settori più colpiti figurano l'informatica, le telecomunicazioni, i beni di consumo secondari, i materiali e l'energia. Tuttavia, alcuni titoli come Wal-Mart, Amazon, Amgen, Apple e Intel hanno registrato performance contrastanti, riflettendo l'incertezza generale.

In Italia, Piazza Affari ha frenato i listini europei, con il FTSE MIB e il FTSE Italia All-Share che hanno chiuso in rosso. Tra i titoli più penalizzati si trovano Leonardo, Telecom Italia, Banca Popolare di Sondrio, Fineco e Banca Mediolanum. Anche aziende come Cembre, Juventus, Digital Value, SOL e Carel Industries hanno subito perdite significative. Ferragamo, invece, ha mostrato una certa resilienza, limitando i danni.

La minaccia nucleare di Putin ha mandato in tilt i mercati europei, con gli investitori che si sono rifugiati in asset sicuri. I titoli della difesa hanno registrato guadagni, mentre l'oro ha visto un aumento della domanda.