La morte di Ramy Elgaml e quel festival della menzogna che ricorda tanto Genova 2001
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“Chiudilo, lo, lo che cade. No, merda, non è caduto”. Possiamo partire da qui, da questa frase detta da un carabiniere durante l’assurdo inseguimento nelle vie di Milano, per qualche breve considerazione su quanto avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 novembre 2024. Il fatto è noto: uno scooter, con due giovani a bordo, non si ferma all’alt dei carabinieri per un controllo e due volanti si mettono all’inseguimento; è una corsa a tutta velocità nella notte, pericolosissima soprattutto per gli occupanti dello scooter e per eventuali passanti; dura ben otto chilometri, a un certo punto anche lungo una strada imboccata contromano. (Altreconomia)
Ne parlano anche altri media
La “dashboard camera” che riprende l’intera sequenza depositata agli atti dell’inchiesta per la morte di Ramy Elgaml non è, ironia della sorte, una strumentazione di servizio in dotazione al Nucleo Radiomobile dei carabinieri. (La Repubblica)
"C’è chi non merita di indossare la divisa". Così Ilaria Cucchi in un alettera inviata al comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Salvatore Luongo, dopo la diffusione delle immagini dell’incidente che ha portato alla morte, lo scorso 24 novembre nel quartiere Corvetto di Milano, di Ramy Elgam. (Adnkronos)
Nelle immagini si vede l’auto speronare la moto sulla quale Ramy viaggiava insieme all’amico Fares Bouzidi e si sentono i militari imprecare perché i due ragazzi non perdono il controllo del mezzo: “Vafflo non è caduto”, “Chiudilo che cade”. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
L'uomo si dice ancora fiducioso nella giustizia, che potrà svelare «l'altra metà della verità» sulla morte di suo figlio (Open)
Lo dice parlando con i giornalisti Yehia Elgaml, il 19enne morto in seguito a un inseguimento con i carabinieri alla fine dello scorso mese di novembre, dopo la diffusione del video al Tg3 in cui si sentono i commenti dall'auto dei carabinieri con la dashcam all'inseguimento dello scooter su cui viaggiano Ramy e il conducente del mezzo Fares Bouzidi. (La Repubblica)
Al momento il carabiniere che era alla guida è indagato per omicidio colposo stradale, assieme a Bouzidi. E ciò in relazione ai filmati agli atti che mostrano le fasi dell'inseguimento. (QUOTIDIANO NAZIONALE)