Morta in Svizzera la 51enne che aveva chiesto il fine vita, la conferenza stampa con Cappato, Gallo e gli attivisti che l’hanno accompagnata: la diretta

Ines (nome di fantasia), donna lombarda di 51 anni, affetta da quasi vent’anni da sclerosi multipla, è morta questa mattina in Svizzera, dove ha avuto accesso al suicidio medicalmente assistito. È stata accompagnata da Claudio Stellari e Matteo D’Angelo, iscritti a “Soccorso Civile”, l’Associazione che fornisce l’assistenza alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, e di cui è presidente e responsabile legale Marco Cappato (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

L’ennesimo caso di un malato che non riesce a farsi riconoscere un diritto sancito dalla Corte costituzionale. E così “Ines”, 51enne lombarda e affetta da quasi vent’anni da sclerosi multipla, ha deciso di andare in Svizzera per poter accedere al fine vita medicalmente assistito. (Il Fatto Quotidiano)

Aveva chiesto di poter accedervi in Italia già a maggio, si era sottoposta alle verifiche necessarie ma, in mancanza di una risposta definitiva da parte della Asl, ha deciso di varcare il confine per mettere fine a sofferenze insopportabili. (IL GIORNO)

Nel servizio gli interventi di Matteo D'Angelo, attivista dell'Associazione Soccorso Civile che ha accompagnato la donna in Svizzera, e Marco Cappato, segretario dell'Associazione. Ma questa volta nessuna autodenuncia perché ci sono due sentenze della Corte Costituzionale che stabiliscono un diritto. (TGR Lombardia)

E’ morta Ines, 51enne malata di sclerosi multipla, costretta a recarsi in Svizzera per il suicidio assistito dai ritardi dell’Asl

La 51enne lombarda affetta da quasi vent’anni da sclerosi multipla, è stata accompagnata da Claudio Stellari e Matteo D’Angelo, iscritti a Soccorso Civile, che fornisce l’assistenza alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, e di cui è presidente e responsabile legale Marco Cappato (Il Fatto Quotidiano)

L’atto si pone l’obiettivo di definire il rispetto e la diretta applicazione, relativamente a ruoli, procedure e tempi del servizio sanitario nazionale e regionale, di verifica delle condizioni e delle modalità di accesso alla morte medicalmente assistita, affinché l’aiuto al suicidio non costituisca reato, così come delineato dalle sentenze della Corte Costituzionale. (LA NAZIONE)

È stata accompagnata da Claudio Stellari e Matteo D’Angelo, iscritti a “Soccorso Civile”, l’Associazione che fornisce l’assistenza alle persone che hanno deciso di porre fine alle proprie sofferenze all’estero, e di cui è presidente e responsabile legale Marco Cappato (La Repubblica)