Di Gregorio: «Scudetto? Non ne parliamo. Inter e Serie C, rifarei»

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Inter-News INTERNO

Di Gregorio, portiere della Juventus arrivato dal Monza, ha parlato della lotta scudetto, nonché del suo passato anche all’Inter. SCUDETTO – Michele Di Gregorio su Sportitalia.it si nasconde un po’ sull’obiettivo titolo della Juventus: «Ci sono tante squadre davanti in pochissimi punti, noi siamo tra quelle; penso che, per adesso, il bilancio sia positivo. Discorsi Scudetto? In verità no. Parliamo di cercare di allenarci sempre bene, di tenere alto il livello quotidianamente, guardando partita per partita sia in A sia in Champions League. (Inter-News)

La notizia riportata su altre testate

Il gip non ha convalidato il fermo per Renato Caiafa ma ha disposto il carcere: la sua versione e quella degli amici vengono ritenute inverosimili, per il giudice l'arma era già in possesso dei giovani. (Fanpage.it)

Proprio qui, alla presenza dell’arcivescovo don Mimmo Battaglia, si celebrano i funerali di Arcangelo Correra, ucciso a 18 anni mentre l’amico 19enne Renato Benedetto Caiafa giocava con una pistola. (La Repubblica)

«Arcangelo lo sfidava a sparare, mostrando il petto... Tutti guardavano nella loro direzione e, una volta esploso il colpo, gli avevano urlato 'cosa hai fatto'». Secondo quanto raccontato agli inquirenti, Caiafa ha riferito «di essersi reso conto che si trattava di un’arma vera e propria solo al momento dello sparo e, in particolare, allorquando aveva visto il sangue di Arcangelo a terra». (L'Unione Sarda.it)

Il 18enne ucciso con un colpo al petto. Il gip: "Ha sfidato il suo amico a sparargli"

Le esequie sono state celebrate dall'arcivescovo di Napoli, Mimmo Battaglia, che ha voluto i ragazzi, gli amici di Arcangelo, davanti all'altare, proprio vicino alla bara "per poterli guardare negli occhi". (Avvenire)

Un fiume umano che si ingrossa man mano che il corteo si avvicina alla chiesa di Santa Caterina a Formiello, dove sta per cominciare il rito funebre. Sulla bara bianca che esce portata a spalla dai suoi amici più cari c’è la maglia azzurra numero 10 di Diego Maradona e una foto che lo ritrae con l’abito scuro e il papillon che indossava nelle grandi occasioni. (ilmattino.it)

Devono essere state più o meno queste, secondo la ricostruzione degli inquirenti, le parole rivolte da Arcangelo Correra al suo amico Renato Caiafa, che brandiva la pistola con la quale poi lo ha ucciso. (QUOTIDIANO NAZIONALE)