Dl fiscale, bocciato il taglio al canone Rai, governo battuto
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Roma, 27 nov. – Bocciato in Commissione bilancio del Senato l’emendamento della Lega per ridurre il canone Rai da 90 a 70 euro. Il governo aveva dato parere favorevole, quindi è stato battuto. Forza Italia ha votato con l’opposizione esprimendo il no all’emendamento. (Agenzia askanews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, parlando con i giornalisti a margine dei Med Dialogues.“Questo – ha aggiunto – non ha nulla a che vedere con la maggioranza, l’abbiamo sempre detto, ma la maggioranza è composita, non è un impegno del programma. (Agenzia askanews)
. "Il Governo è fortemente impegnato nel sostegno a famiglie e imprese, operando sempre in un quadro di credibilità e serietà. (Tuttosport)
"Voto sul canone Rai: sono andati sotto. È ufficiale: in Commissione Bilancio la maggioranza non c'è più" , scrive su X Raffella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva, che poi esulta: "Quando le opposizioni su uniscono, senza veti, non solo vincono le elezioni ma ottengono risultati anche in Parlamento". (il Giornale)
Alla fine è successo il patatrac. Dopo lunghi giorni di forti tensioni, il governo viene battuto sul canone Rai, tema sulla carta minimale ma che arriva a spaccare la maggioranza. È successo sul decreto fiscale in commissione Bilancio del Senato, dove Forza Italia (con i due senatori Dario Damiani e Claudio Lotito) ha votano insieme alle opposizioni contro l’emendamento della Lega che chiedeva di prorogare, anche nel 2025, la riduzione del canone Rai da 90 a 70 euro, non rispettando il parere dato dal governo che era favorevole alla proposta del Carroccio. (Avvenire)
Seconda: in Europa FdI e FI hanno fatto eleggere la Commissione di Ursula von der Leyen. Prima osservazione: il governo non andrà in crisi solo perché FI ha votato sulla Rai con le opposizioni, in disaccordo con FdI e Lega che volevano tagliare il canone della tv di Stato. (Corriere della Sera)
Hanno votato sì FdI e Lega, mentre FI si è unita al no delle opposizioni che hanno votato in modo compatto. La proposta di modifica, che aveva il parere favorevole di relatore e Governo, è stata bocciata con 10 voti favorevoli e 12 contrari. (Liberoquotidiano.it)