UNA NOTTE DI CAPODANNO IMPEGNATIVA PER L’ULSS 1 DOLOMITI

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BELLUNO Sono stati una notte di Capodanno e un inizio anno impegnativi per la rete dell’emergenza – urgenza dell’Ulss Dolomiti, in particolare per i due elisoccorsi. Il 31 dicembre sono state effettuate 6 missioni di elisoccorso, in particolare per traumi in pista. Oltre alla gestione del recupero dei tre alpinisti incrodati sui Lastoi de Formin, nella serata del 31 dicembre, è stato soccorso un uomo caduto da un poggiolo a Danta di Cadore, portato prima a Belluno poi a Treviso in codice 2. (Radio Più)

Su altri giornali

Tre giovani alpinisti sono rimasti bloccati in parete sui Lastoni di Formin, nel gruppo della Croda Da Lago, sopra Cortina d'Ampezzo. Si tratta di tre padovani tra i 21 e i 24 anni, due ragazzi e una ragazza. (la Repubblica)

Un momento dell'intervento CNSAS Si è concluso poco prima della mezzanotte del 31 dicembre 2024 l’intervento di salvataggio per tre giovani alpinisti rimasti bloccati sui Lastoni di Formin, nelle Dolomiti bellunesi, dopo aver sbagliato la linea di calata al termine della via Re Artù. (Lo Scarpone)

Bloccati sui Lastoni di Formin, tra San Vito di Cadore e Cortina d'Ampezzo, tre ragazzi padovani sono stati protagonisti di un salvataggio al limite dell'impossibile nella notte di San Silvestro. Dopo aver scalato la via Re Artù, hanno commesso un errore di valutazione che li ha portati a seguire un cordino non pertinente alla via di rientro. (La Voce di Rovigo)

Difficile soccorso a tre alpinisti nella notte: bloccati sui Lastoni di Formin sopra Cortina

BELLUNO . Leggi tutta la notizia (Virgilio)

I tre giovani padovani (due ragazzi e una ragazza, di 24 e 21 anni), al momento di scendere in doppia dopo aver scalato la via Re Artù, notando un cordino che in realtà non c’entrava con la via di rientro, avevano iniziato a calarsi, finendo bloccati in due 60 metri sotto la cima, il terzo una ventina di metri più basso ancora. (L'Eco Vicentino)

I tre, due ragazzi di 24 e 21 anni di Padova, e una 21enne di Vigonza (Padova), al momento di scendere in doppia dopo aver scalato la via Re Artù, notando un cordino che non c'entrava con la via di rientro avevano iniziato a calarsi, finendo poi bloccati a 60 e 40 metri sotto la cima. (Alto Adige)