Meno burocrazia e incentivi per avere stadi di qualità
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Meno burocrazia e più agevolazioni fiscali, comprese quelle previste per le Zes, le zone economiche speciali. Sono queste le principali misure contenute in una proposta di legge di Forza Italia per la costruzione e la ristrutturazione degli stadi italiani che nel 2032 ospiteranno gli Europei di calcio in tandem con la Turchia. La proposta, primo firmatario il senatore Mario Occhiuto, prevede la creazione del fondo nazionale per l'impiantistica sportiva con cui finanziare i progetti fino al 50% e un credito d'imposta del 30% per gli investimenti privati. (il Giornale)
Su altri giornali
Intervenuto in conferenza stampa in Senato per la presentazione del disegno di legge di Forza Italia, il ministro dello Sport, Andrea Abodi ha parlato del tema impianti sportivi: "Oltre che una forma di rispetto per i tifosi che devono essere accolti in un luogo funzionale e accessibile, gli stadi sono un valore per città e club. (Fcinternews.it)
Una proposta che porterà vantaggi soprattutto al Sud Italia, dove la maggior parte degli impianti realizzati più di sessant’anni fa si trova oggi all’interno dei nuovi perimetri urbani. “Con il disegno di legge che Forza Italia presenterà in Senato nei prossimi giorni ci aspettiamo un salto di qualità sulla costruzione e ristrutturazione degli impianti calcistici italiani. (StrettoWeb)
Il m… (La Repubblica)
L’Italia ospiterà assieme alla Turchia Euro 2032, per quanto manchino ancora otto anni il tempo stringe per quanto riguarda la candidatura delle città per ospitare delle partite. Andrea Abodi ne ha parlato come ha riportato l’edizione odierna del quotidiano Tuttosport. (Cagliari News 24)
Gli stadi di calcio in Italia hanno un'età media di 61 anni in Serie A e 63 anni in Serie B e l’epoca di costruzione del 33% degli impianti è compresa tra il 1920 e il 1937. Nel nostro paese uno stadio viene utilizzato circa 80 giorni l’anno. (Italia Oggi)
Roma, 12 nov. - "Le coperture degli stadi devono diventare delle coperture in grado di produrre energia. Gli stadi contribuiscono per una quota rilevante, anche molto visibile, a quell'80% non efficientato energicamente degli impianti sportivi italiani e io vorrei che gli stadi diventassero invece un esempio al quale riferirsi, anche relativamente a impianti più piccoli, a partire comunque dagli impianti più energivori". (Il Sole 24 ORE)