La Turchia pronta a chiudere i rapporti con Israele. Erdogan: «Trump metta fine alle atrocità a Gaza»

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Il leader di Ankara annuncia il passo definitivo dopo lo stop dei mesi scorsi agli scambi commerciali. E prepara l'ingresso nei Brics La Turchia chiuderà ogni rapporto con Israele. Lo ha annunciato oggi il presidente del Paese Recep Tayyip Erdogan parlando coi cronisti a bordo dell’aereo che lo riportava in patria da Baku, dove ha partecipato alla Cop29. «La Turchia è senza dubbio la nazione che ha reagito più duramente alle atrocità israeliane, comprese misure concrete come l’interruzione del commercio», ha detto Erdogan ricordando lo stop agli scambi di beni deciso da Ankara lo scorso maggio, dopo mesi di guerra a Gaza che le autorità turche hanno più volte definito “genocidio”. (Open)

La notizia riportata su altre testate

Le recenti dichiarazioni del ministro del Commercio turco, Omer Bolat, rappresentano una mossa strategica che riflette la crescente tensione diplomatica tra Turchia e Israele, inserendosi in un contesto geopolitico che vede Ankara riaffermare il proprio ruolo di sostegno alla causa palestinese. (Start Magazine)

Ad affermarlo è lo stesso presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, parlando con i cronisti di Ankara sul volo di ritorno dalla sua sua visita in Arabia Saudita ed Azerbaigian: “Noi abbiamo attualmente interrotto le relazioni con Israele (Il Fatto Quotidiano)

Cop29, Erdogan attacca Israele: "Ha creato a Gaza un disastro ambientale" 12 novembre 2024 (Il Sole 24 ORE)

"Reagiamo alle atrocità israeliane". Erdogan rompe le relazioni diplomatiche con Tel Aviv

La Turchia ha recentemente lanciato un'iniziativa presso le Nazioni Unite per imporre un embargo sulla vendita di armi allo Stato ebraico. "Il governo della Repubblica di Turchia, guidato da Erdogan, non manterrà o svilupperà le relazioni con Israele", ha detto Erdogan. (Today.it)

"Noi, come governo della Repubblica di Turchia, abbiamo attualmente interrotto le relazioni con Israele. Un (nuovo) muro di silenzio è sceso tra Ankara e Tel Aviv. (il Giornale)