Debiti con Agenzia Entrate senza cartella esattoriale

Atti di accertamento immediatamente esecutivi: cosa cambia con la riforma della riscossione. La riforma della riscossione approvata nel 2024 ha previsto che per gran parte degli atti emessi dall’Agenzia delle Entrate non è più necessaria la successiva notifica della cartella esattoriale: già l’accertamento emesso dall’ufficio delle imposte è da considerarsi “provvisoriamente esecutivo”. Il contribuente riceve solo una lettera di “presa in carico” da parte dell’Esattore con cui gli anticipa l’avvio della riscossione forzata. (La Legge per Tutti)

Ne parlano anche altri giornali

L'idea di una rottamazione quinquies delle cartelle esattoriali sta prendendo piede tra i piani del governo, che sta cercando soluzioni per incrementare le entrate fiscali. (QuiFinanza)

RISCOSSIONE CARTELLE ESATTORIALI: COME FUNZIONA LA RATEIZZAZIONE Lo scorso 3 luglio 2024 il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Riscossione che dal 2025 cambierà le modalità di rateizzazione delle cartelle esattoriali, estendendo gradualmente il piano dei pagamenti per saldare i debiti. (SicurAUTO.it)

Nei fatti, si riducono e di molto le casistiche rispetto alle quali sarà ancora in essere la vecchia procedura che prevede prima la formazione del ruolo e la successiva notifica della cartella esattoriale (InvestireOggi.it)

Cartelle esattoriali: in arrivo la rottamazione cinque in due versioni

Si potrà infatti arrivare a piani di dilazioni fino a 120 rate mensili, ossia fino a 10 anni. Per risolvere i problemi che hanno portato ad accumulare un arretrato di 1.207 miliardi di cartelle esattoriali non versate, taglia definitivamente il traguardo la riforma che punta a rendere più veloci le procedure di recupero e allo stesso tempo viene incontro ai contribuenti più in difficoltà. (Il Sole 24 ORE)

Trattasi di uno strumento particolarmente vantaggioso soprattutto per le aziende, in quanto le stesse possono beneficiare di una liquidità immediata attraverso la vendita dei propri crediti a terzi. Tuttavia, prima di addentrarci nell’analisi dei nuovi provvedimenti in arrivo, è opportuna una breve premessa sull’istituto della cartolarizzazione. (Brocardi.it)

A luglio, per un motivo oggettivo, la rottamazione delle cartelle ritornerà ad interessare l’opinione pubblica. Il motivo è presto detto: il 31 luglio scade la quinta rata della rottamazione quater. Questa è la rata che i contribuenti hanno chiesto presentando una domanda entro il 30 giugno 2023. (InvestireOggi.it)