Riforma della riscossione in Italia: un nuovo approccio per le cartelle esattoriali

Il Consiglio dei Ministri ha recentemente approvato un decreto legislativo che riordina il sistema nazionale di riscossione. Questa riforma, annunciata dal viceministro dell'Economia Maurizio Leo, introduce due importanti novità per quanto riguarda la riscossione delle cartelle esattoriali.

Il decreto punta a efficientare la riscossione coattiva, che attualmente vede un magazzino ruoli di oltre 1.200 miliardi. Le nuove norme mirano a azzerare il magazzino e definire nuove procedure che ne evitino, in futuro, il ricrearsi. Questo significa che le cartelle esattoriali saranno più semplici da pagare.

A luglio, la rottamazione delle cartelle tornerà ad interessare l’opinione pubblica. Il 31 luglio scade infatti la quinta rata della rottamazione quater, la rata che i contribuenti hanno chiesto presentando una domanda entro il 30 giugno 2023. Si parla già di una nuova sanatoria delle cartelle, forse con un nome classico. Potrebbe trattarsi della quinta versione della sanatoria, la cosiddetta rottamazione cinque.

La riscossione di tasse e multe non pagate cambia passo. Per risolvere i problemi che hanno portato ad accumulare un arretrato di 1.207 miliardi di cartelle esattoriali non versate, la riforma punta a rendere più veloci le procedure di recupero e allo stesso tempo viene incontro ai contribuenti più in difficoltà. Si potrà infatti arrivare a piani di dilazioni fino a 120 rate mensili, ossia fino a 10 anni.

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