Varese, i B&B contro il decreto "antiquato" sulle keybox
Tempo medio di lettura: 2 minuti Il recente decreto che vieta l’utilizzo delle keybox e impone il check-in di persona entro le prime ore dall’arrivo dei clienti nelle strutture extralberghiere sta sollevando accese proteste. L’Associazione B&B dei 7 Laghi di Varese ha preso posizione, evidenziando come questa misura rappresenti un lungo passo indietro che rischia di compromettere il turismo locale. (Luino Notizie)
Su altri media
Bergamo. "Non c'è un divieto assoluto di utilizzo delle key boxes o delle procedure di identificazione da remoto, ma un richiamo all'obbligo di verifica di persona e puntuale su chi effettivamente ci sia all'interno delle abitazioni messe in affitto". (BergamoNews.it)
La polizia locale aveva rimosso alcune cassette portachiavi nel quartiere di Trastevere dopo il provvedimento del ministero dell'Interno sul check-in in presenza. Il sostituto procuratore di Roma ha però fermato il sequestro perché la norma è stata male interpretata Di Euronews (Euronews Italiano)
Lo rileva un'indagine di Fondazione Isscon e dell'Osservatorio Nazionale Federconsumatori, con il contributo del Sunia, per misurare il livello di legalità degli affitti turistici nel Paese, esaminando, nella prima metà di novembre, quale fosse lo stato dell'arte sul fronte dell'adozione del Codice Identificativo Nazionale (Cin) e delle dotazioni di sicurezza degli immobili. (Corriere della Sera)
I dati emergono da un’indagine di Fondazione Isscon e dell’Osservatorio Federconsumatori, con il contributo del Sunia, per misurare il livello di legalità degli affitti turistici in Italia. – Solo il 52% degli immobili in affitto turistico si è dotato del cosiddetto Cin, ossia il Codice identificativo nazionale, e appena il 5,6% è pienamente in regola. (LA NAZIONE)
I dati sono stati registrati da Fondazione ISSCON e dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, che conferiscono al capoluogo piemontese un record negativo. Proprio Torino, in cui il turismo è esploso negli ultimi anni. (Corriere della Sera)
Intanto, è attivo anche il rilascio automatico del CIN, per le strutture che hanno segnalato nei giorni scorsi “struttura non trovata” e per le quali sono già trascorsi 30 giorni dalla richiesta. Questo caso si riferisce all’eventualità in cui il soggetto richiedente non coincide con il soggetto in anagrafe regionale, motivo per cui le Regioni invitano a collegarsi prima sui loro applicativi e censirsi e poi collegarsi al MiTur per il CIN. (Travelnostop.com)