L'esplosione al deposito Eni, chiamati gli esperti della strage di Capaci: le ipotesi sullo scoppio che ha ucciso 5 lavoratori
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Omicidio colposo plurimo, lesioni colpose aggravate dalle violazioni delle norme sulla sicurezza sul lavoro e disastro colposo: sono i reati ipotizzati dalla Procura di Prato per l'esplosione avvenuta nella mattinata di lunedì 9 dicembre al deposito di carburanti Eni di Calenzano (Firenze). Mentre si è conclusa la ricerca dei dispersi, con cinque vittime accertate, il procuratore Luca Tescaroli ha nominato dei periti che saranno coinvolti nelle indagini. (Today.it)
La notizia riportata su altre testate
La procura di Prato conferma di aver aperto un fascicolo per omicidio colposo plurimo, crollo doloso di costruzioni o altri disastri e rimozione dolosa delle cautele contro gli infortun… (La Repubblica Firenze.it)
Nelle prime fotografie scattate dopo l’esplosione si vede la portiera del lato guida ancora aperta. Mi sono salvato per miracolo perché ho fatto il giro dal lato sinistro, verso il retro. (Corriere della Sera)
E' quanto risulta dai primi accertamenti della procura di Prato a poco più di 48 ore dall'esplosione nell'area pensiline di carico. Al deposito Eni di Calenzano era in corso una manutenzione straordinaria, resasi necessaria su apparati che ne avrebbero necessitato da anni. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
In questa parte di Toscana, a pochi chilometri da Firenze, l’inverno è già arrivato. Che non è dato soltanto dalla morte, ma anche dal non poter neppure riavere il corpo del defunto. (LA NAZIONE)
Uno dei camionisti aveva avvertito dei problemi alla base di scarico. Un testimone chiama in causa gli operai della Sergen. E il pm parla di «condotte scellerate» dietro la strage (Open)
Esclusa l’ipotesi di una detonazione causata da esplosivi. LA PROCURA INDAGA PER OMICIDIO COLPOSO PLURIMO E SULLE OPERAZIONI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA. (Il Fatto Quotidiano)