Pensioni minime, un altro mini aumento. Rottamazione-5 per le cartelle
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Un nuovo ritocco alle pensioni minime, in modo da portare l’aumento dal 2,2 al 2,7 per cento. In termini assoluti si tratterebbe di un ritocco di 7 euro mensili agli assegni più bassi. Per adesso si tratta di una proposta di modifica alla manovra di Bilancio presentata da Forza Italia ma sulla quale il pressing nei confronti del governo è forte. Se l’emendamento fosse approvato, l’assegno minimo salirebbe a 623 euro. (PA Magazine)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La nuova legge di Bilancio ha introdotto diverse novità per le pensioni, concentrandosi in particolar modo sulla questione dell’aumento dei trattamenti minimi. Il tema è assai dibattuto da anni. Si ritiene che le pensioni minime in Italia siano troppo basse, specie se rapportate al costante aumento del costo della vita e dell’inflazione. (gazzettinodelgolfo.it)
Degli oltre 4.500 emendamenti alla manovra economica, presentati in Commissione Bilancio della Camera, se ne dovrebbero salvare 600, forse anche di meno. Molto dipenderà dalle coperture che potranno essere individuate dal governo e, soprattutto, dall’esito del concordato preventivo biennale, con incassi che fino ad ora sono rimasti al di sotto delle aspettative: 1,3 miliardi sui 2,5 previsti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Per i pensionati si tratta di una buona notizia dal momento che il sistema sarà più generoso rispetto a quello rimasto in vigore negli ultimi due anni. (Today.it)
Per questo motivo, l’aumento sarà inferiore rispetto all'anno scorso, quando la rivalutazione era del 5,4%. Le pensioni saranno adeguate al costo della vita grazie alla consueta rivalutazione annuale, o perequazione. (LA NAZIONE)
Diffuso dall’Istat il coefficiente di capitalizzazione dei montanti contributivi da utilizzare per le pensioni aventi decorrenza dal 1° gennaio 2025. Aumento di oltre il 3,6% sul montante acquisito sino al 31 dicembre 2023. (Pensioni Oggi)
Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti pensavano di aver superato la grana delle pensioni confermando per il 2025 le stesse misure approvate con la manovra dello scorso anno, su cui si era trovato un faticoso equilibrio di maggioranza, lasciando però tutti scontenti. (La Stampa)