Tajani, 'i soldati italiani non si toccano'

Tajani, 'i soldati italiani non si toccano'
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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

"I soldati italiani non si toccano, non sono militanti di Hezbollah". Lo ha detto il vicepremier, Antonio Tajani, dopo che l'esercito israeliano ha colpito basi italiane Unifil in Libano, entrando a Torino nel Grattacielo della Regione Piemonte. "Quello che sta accadendo - ha aggiunto Tajani - è inaccettabile. Oggi abbiamo scritto di nuovo al ministro degli Esteri israeliano: aspettiamo che facciano l'inchiesta e, visto che ci sono prove inequivocabili che sono stati i soldati israeliani a sparare contro le basi Unifil, e stamattina c'è stato un altro incidente in una base in cui c'erano una settantina di soldati italiani, ribadisco che è inammissibile". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

I due caschi blu feriti nel nuovo attacco ad una torretta di osservazione dell'Unifil a Naqoura, secondo quanto si apprende da fonti militari d'intelligence libanesi, sono di nazionalità cingalese. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Paolo Di Canio non ha certo usato mezzi termini parlando del Manchester United e della decisione di cedere Scott McTominay. Intervenuto in un’intervista al quotidiano Il Mattino. Tra critiche pungenti e riflessioni sul mercato, ecco cosa ha detto. (Napolipiu.com)

Il Napoli si prepara al mercato di gennaio con l’obiettivo di rinforzare la fascia destra. Secondo le ultime indiscrezioni riportate da Rudy Galetti su TeamTalk, il club partenopeo sarebbe in vantaggio nella corsa per Amar Dedic, talentuoso terzino del Red Bull Salisburgo. (Napolipiu.com)

Unifil ha tradito il suo mandato: errore non riportare a casa i nostri soldati

L’ eventuale abbandono o sospensione della missione Unifil nel sud del Libano dovrà essere decisa insieme agli altri 40 Paesi partecipanti e poi ratificata dall’assemblea generale dell’Onu. Ma se si dovesse porre la questione, la voce del governo italiano si unirà al coro di chi preme per restare e, semmai, rafforzare la presenza in quella regione. (La Stampa)

L’inevitabile è accaduto. Colpi di carri armati israeliani verso il quartier generale di Unifil a Naqura, nel sud del Libano. Due caschi blu – non italiani – leggermente feriti. La veemente reazione italiana (Nicola Porro)