Cannabis light, tutti i ministri in aula per il voto che la mette fuori legge

Roma — Il voto segreto non ha fatto il miracolo. È finita come ci si aspettava che finisse, con la maggioranza di centrodestra che, alla Camera, ministri tutti sui banchi del governo per evitare che mancassero voti, dichiara fuorilegge la cannabis light affossando un settore da 500 milioni di euro e le opposizioni che, per l’ennesima volta, insorgono. «Ma vi pare possibile - attacca Riccardo Mag… (la Repubblica)

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Il ministro Nordio non spiega come sia possibile rendere illegale un settore produttivo che è legale in Europa che lavora la cannabis light mentre il Tar del Lazio ha stabilito che questa sostanza non è uno stupefacente". (Civonline)

L’Aula della Camera, con 53 voti di differenza, ha bocciato lo stralcio, presentato da Avs, della norma all’articolo 18 che contiene la stretta sulla cannabis light dal ddl sicurezza. Le novità introdotte dall’articolo 18, dunque, tra cui il divieto di importare, lavorare e vendere le infiorescenze di canapa (anche in forma di olii essenziali), non verranno meno. (altovicentinonline.it)

“Storicamente la destra si è sempre assunta il ruolo di tutelante degli interessi economici delle imprese, della ricerca scientifica e della libertà di mercato. La destra di oggi invece mette nei guai circa 3.000 imprese e 15.000 posti di lavoro secondo i dati delle associazioni di categoria, come ad esempio Federcanapa. (La Provincia di Biella)

Cannabis light, il Tar sospende la prima stretta del governo: quali prodotti si possono vendere e dove. La cannabis light, la lotta ai borseggiatori, la gestione dei minori in carcere e la controversa norma "anti-Salis" dividono nettamente maggioranza e opposizione. (ilmessaggero.it)

«La decisione del Governo italiano di proseguire con questo provvedimento, nonostante l’opposizione unanime delle organizzazioni di categoria, rappresenta un grave errore», ha dichiarato Mattia Cusani. (Dolce Vita Magazine)

Homepage h2 «Il Tar del Lazio ha accolto l’istanza cautelare presentata dall’Associazione Nazionale Canapa Sativa Italia e ha sospeso il decreto del Ministero della Salute del 27 giugno 2024, che prevedeva l’inclusione del cannabidiolo (CBD) nella Tabella B delle sostanze stupefacenti»: lo fa sapere la stessa Associazione . (Terra Nuova)