Alzheimer senza rete: «Nuovi farmaci, privilegio per ricchi»

Alzheimer senza rete: «Nuovi farmaci, privilegio per ricchi»
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Corriere della Sera SALUTE

«Il lavoro più bello della mia vita». Paola Barbarino, napoletana, dal 2017 alla guida di Alzheimer’s Disease International (Adi), la maggiore organizzazione mondiale in tema di demenze. Il 28 settembre parlerà all’Alzheimer Fest di Bologna. Perché bello?«Per l’umanità che respiro. Sono tornata da un evento in Spagna, con persone da tutto il mondo. Malati, familiari. senso di solidarietà». Il 21 settembre è la giornata mondiale. (Corriere della Sera)

Ne parlano anche altre testate

Uno stile di vita sano e gli screening di prevenzione aiutano a contrastare l’ Alzheimer , una patologia che porta al progressivo deterioramento delle funzioni cognitive, delle capacità funzionali e delle relazioni sociali di una persona. (S&H Magazine)

In Italia quasi 1,5 milioni di persone con demenza. Ancora forte lo stigma L’80% della popolazione mondiale ritiene erroneamente che la demenza sia una normale conseguenza dell’invecchiamento: era il 66% nel 2019. (La Difesa del Popolo)

I dati emergono dal Rapporto mondiale Alzheimer 2024 redatto da Adi – Alzheimer’s Disease International, diffuso in italia dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione della XXXI Giornata Mondiale Alzheimer celebrata lo scorso 21 settembre. (RIFday)

Alzheimer, oggi è la giornata mondiale. “In Italia 1,5 milioni di malati”

E non mancano le buone notizie, soprattutto in chiave di prevenzione. Alcuni studi hanno infatti mostrato come intervenendo sui fattori di rischio modificabili si può sperare di prevenire i segni del decadimento cognitivo, o quanto meno ritardarne la comparsa. (QuiFinanza)

L’Italia invecchia e i malati di Alzheimer crescono in maniera esponenziale. Lo dice l’ultimo rapporto del Censis. Le persone affette da Alzheimer nel nostro Paese sono 600 mila, ma la stima è destinata ad aumentare a causa dell’invecchiamento costante della popolazione. (L'Edicola del Sud)

I dati fanno parte di un rapporto mondiale realizzato intervistano 40 mila persone in 166 Paesi. Come spiega Katia Pinto, presidente della Federazione Alzheimer, “in Italia le persone con demenza sono 1 milione e 480 mila, destinate a diventare 2,3 milioni nel 2050”. (la Repubblica)