L’OPINIONE DI UN GRANDE EBREO SULLA BLASFEMIA DI PARIGI

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Nuovo Giornale Nazionale SPORT

L’OPINIONE DI UN GRANDE EBREO SULLA BLASFEMIA DI PARIGI di Shabbat Menkaura Oggi nelle mie letture mattutine mi sono imbattuto in uno splendido articolo di Dennis Prager su Townhall, notissimo sito conservatore americano e vorrei condividere tale lettura con voi per la chiarezza e profondita espresse dal celebre personaggio, autore, fra l’altro di due bellissimi commentari sui primi Libri della Bibbia, Genesi e Esodo. (Nuovo Giornale Nazionale)

Ne parlano anche altre fonti

Antonio Socci 30 luglio 2024 (Liberoquotidiano.it)

Un ricorso che rappresentava "esclusivamente una "difesa tecnica" della Lega A, condivisa all'unanimità da tutti i club in occasione dell'Assemblea dello scorso 19 luglio, in vista della riunione del Consiglio Federale qualora in quella sede non si fosse data priorità alle modifiche statutarie prima di procedere al rinnovo degli organi federali". (fcinter1908)

E non sarà la rappresentazione parigina dell’Ultima cena in funzione di un fantomatico «New gay Testament», così com’è stato definito da Barbara Butch, la dj della rappresentazione, a fargli perdere il sonno. (Secolo d'Italia)

L’allegro funerale

In fondo, il kitsch è il solo modo per mescolare una grande città e lo sport, la moda e la Storia, il pop e l’inclusione. «Mentre tutto intorno è pioggia, pioggia, pioggia e Francia». (Corriere della Sera)

L’aveva detto già Thomas Jolly, direttore della cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, torna a ribadirlo Philippe Katerine. Il cantante e comico, che ha intonato il brano Nue – nudo – è apparso sugli schermi di tutto il mondo con il corpo dipinto di blu e vestito di sole foglie e frutti. (Open)

Ma c’è un passato che non passa perché proietta un’ombra lunga di sé. I Giochi hanno avuto il sopravvento sullo show. (L'Unione Sarda.it)