Walkie-talkie esplosi, nei dispositivi (giapponesi) batterie trappola importate da Hezbollah. E i miliziani temono spie israeliane

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Le esplosioni dei walkie talkie in diverse località del Libano sarebbero state causate da «batterie trappola», dotate di cariche esplosive, importate da Hezbollah due settimane fa. Lo riferiscono fonti al media saudita Al-Hadath. Le batterie erano integrate nei dispositivi radio Vhf di marca Icom (società giapponese), modello IC-V82. Le immagini sui social e sui media libanesi mostrano diversi walkie-talkie danneggiati o semi distrutti. (ilmessaggero.it)

Su altre testate

Esplodono centinaia di walkie talkie in Libano Attacco durante i funerali dei membri di Hezbollah uccisi (Virgilio Notizie)

«I suoi dispositivi di sorveglianza sono nelle vostre tasche - metteva in guardia - Se state cercando l'agente israeliano, guardate il telefono che avete in mano e quello delle vostre mogli e dei figli». (il Giornale)

Lo riferiscono all'ANSA testimoni oculari nella capitale libanese. (il Resto del Carlino)

Lo ha riferito il New York Times, citando tre ufficiali dell'intelligence israeliana informati dell'operazione, che hanno dichiarato al giornale che sono state create almeno altre due società fittizie per nascondere che i produttori dei cercapersone facevano capo ai servizi segreti israeliani. (Adnkronos)

Dal Giappone al Libano, il giallo dei walkie talkie: "Fuori mercato da 10 anni" (La Stampa)

– Alti funzionari del Pentagono temono che le recenti esplosioni di massa di dispositivi di comunicazione in Libano siano il preludio ad un’offensiva di terra da parte di Israele. Roma, 19 set. (Agenzia askanews)