Cercapersone esplosi in Libano, parla l’azienda: “Prodotti da una società ungherese”. Sito in down e incongruenze sulla Ceo: tutti i dubbi

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Ucraina Guerra tra Gaza e Israele

Libano–Taiwan–Ungheria. Le indagini per ricostruire come sia stato possibile compiere l’attacco multiplo che martedì ha provocato migliaia di esplosioni multiple di cercapersone nel Paese dei Cedri, provocando al momento 12 morti e oltre 4mila feriti, disegna un gigantesco quanto improbabile triangolo sul mappamondo. Parte dallo Stato mediorientale, dove continuano i soccorsi a coloro rimasti coinvolti nelle deflagrazioni, si sposta a Taiwan, dove ha sede l’azienda che produce i dispositivi ma, dopo le precisazioni della compagnia, torna verso ovest, in Europa, precisamente a Budapest (Il Fatto Quotidiano)

La notizia riportata su altri media

Lo riferiscono all'ANSA testimoni oculari nella capitale libanese. (il Resto del Carlino)

Infine i pannelli solari. In Libano la tecnologia, come in un film dell’orrore, sembra impazzita. (Il Fatto Quotidiano)

Per il Jerusalem Post sarebbero esplosi anche iPhone e videocamere, ma la notizia deve essere confermata. Anche in questa occasione, sarebbero i walkie talkie e dispositivi di comunicazione a esser stati presi di mira. (Open)

Israele-Libano, rischio escalation preoccupa Usa e Russia: “Conseguenze catastrofiche”

(Adnkronos) – Crescono i timori per l’avvio di una operazione militare di terra delle forze israeliane nel sud del Libano nel prossimo futuro. Ad essere preoccupati sono non solo gi Usa, ma anche la Russia, che parla di “conseguenza catastrofiche”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Lo riferiscono fonti al media saudita Al-Hadath. Le immagini sui social e sui media libanesi mostrano diversi walkie-talkie danneggiati o semi distrutti. (ilmessaggero.it)

"Il progetto di (Benyamin) Netanyahu di rubare tutte le terre dei Palestinesi nella regione continua con il sostegno dell'Occidente", ha aggiunto Fidan, durante un'intervista con Anadolu. Lo ha affermato il ministro degli Esteri turco, Hakan Fidan, commentando le esplosioni di walkie talkie e radio che hanno provocato ieri 20 morti e centinaia di feriti in Libano, il giorno dopo lo scoppio dei cercapersone (Tiscali Notizie)