Riaprono le scuole in Toscana, ma non per tutti. La mappa Comune per Comune

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INTERNO

Due giorni dopo l’alluvione che ha colpito la parte centrale della Toscana, i vari territori provano a tornare lentamente alla normalità. Nella giornata di domani, lunedì 17 marzo, riaprono le scuole in molti dei Comuni che le avevano chiuse venerdì e sabato a causa dell’allerta rossa. Ci sono però alcuni plessi che, a causa degli allagamenti, non possono ancora riaprire. Vediamo la mappa.

Nella provincia di Firenze, il capoluogo riapre regolarmente le scuole. A Sesto Fiorentino, invece, tutte le scuole di ogni ordine e grado e i servizi all'infanzia sul territorio comunale saranno regolarmente aperte. Giovani volontari, tra cui Iacopo, sono già all’opera per spalare il fango dalla chiesa di Sesto Fiorentino. "Un dovere aiutare la nostra città", dice Iacopo, che l’anno scorso aveva già prestato il suo aiuto nel comune limitrofo di Campi Bisenzio, subito dopo un’altra alluvione. Oggi è in prima linea per ripulire il luogo dove vive. La piazza del Pieve di San Martino è gremita di ragazzi, tutti impegnati a rimuovere i detriti lasciati dall’acqua.

I suoni del giorno dopo un’alluvione sono sempre gli stessi: i mezzi della protezione civile, le pale che scavano via il fango, lo sguazzo degli stivali, lo scroscio dell’acqua. Questi rumori, ormai familiari, riecheggiano nelle strade di Sesto Fiorentino, dove il torrente Rimaggio ha alluvionato il centro storico il 13 marzo. "Eventuali variazioni di orario saranno comunicate direttamente dagli istituti - spiega il Comune -. Si invitano le famiglie a considerare negli spostamenti in auto le possibili modifiche della viabilità, in particolare in centro".

Il maltempo a Firenze ha colpito anche lo studio di registrazione di Piero Pelù, situato a Sesto Fiorentino. La furia di fango si è abbattuta sul posto, facendo saltare il portone e inondando il primo piano. Carlino, il figlio di Carlone, storico fondatore dello studio Parsifal, ha chiamato il cantante in preda al panico venerdì alle 10 del mattino. "Ci aiutano e ci hanno chiamato in tanti, non ci fanno sentire soli", ha raccontato Pelù, stimando danni per circa 50mila euro.