Attacco a Jaffa: chi è il giovane riservista israeliano che ha neutralizzato un terrorista a Tel Aviv
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Maglietta rosa e infradito, capelli lunghi raccolti in una coda e barba: sembra un hippy l’eroe israeliano della strage di Jaffa. Lev Kreitman, poco più che trentenne, ha ucciso uno dei due terroristi mentre erano in azione ieri sera nel quartiere alla periferia sud di Tel Aviv seminando panico e morte tra i passanti. In un video sui social, girato probabilmente dalla finestra di un appartamento vicino, si vede Kreitman prendere la mira, sparare con una pistola e poi correre via in infradito. (Corriere della Sera)
Ne parlano anche altri giornali
Sopravvissuto al massacro del festival Nova, è diventato un eroe nazionale dopo esser intervenuto durante l'attacco terroristico di ieri sera a Jaffa compito da due uomini. I jihadisti, uno armato con un fucile e l'altro con un coltello, hanno preso di mira le persone a una fermata del tram nei pressi di Tel Aviv (la Repubblica)
Le foto sui suoi profili social pubblicati dai media israeliani la mostrano con in braccio il neonato. Tra le sette vittime dell’attacco terroristico di ieri sera a Jaffa c'è anche Inbar Segev Vigdar , 33 anni, colpita mentre aveva con sé il suo bambino di nove mesi, che ha protetto con il suo corpo dagli spari salvandolo. (Gazzetta del Sud)
La moglie, Inbar Segev-Vigder, 33 anni, è una delle sette persone uccise nell’attentato di ieri a Jaffa, nel sud di Tel Aviv. Ha salvato nostro figlio Ari», racconta all’emittente Kan il marito Yaari Vigder. (Moked)
Lev Kreitman negli ultimi mesi ha vissuto molti traumi. Poi, come riservista, è stato inviato a Gaza, a Khan Yunis per la precisione, dove ha servito per mesi come ingegnere militare, con il compito di neutralizzare la minacce dei tunnel. (il Giornale)
Sopravvissuto al massacro del festival Nova, è diventato un eroe nazionale dopo esser intervenuto durante l'attacco terroristico di ieri sera a Jaffa compito da due uomini. Lev Kreitman, trentenne riservista, era in strada mentre si stava consumando l'attacco terroristico costato la vita a sette persone. (La Stampa)
«Il miracolo è che nostro figlio ne sia uscito salvo, senza un graffio. Era coperto di sangue, ma vivo». Yaari è il marito di Inbar Segev-Vigder, 33 anni: la giovane mamma è una delle sette vittime dell’attentato di martedì sera a Jaffa (Tel Aviv). (Avvenire)