Digiuno intermittente associato a mortalità più elevata, l’immunologa Viola: «Solo aria fritta»

Non è vero che il digiuno intermittente è associato a un aumento significativo della mortalità. Lo ha scritto a chiare lettere, con un post pubblicato sul suo profilo Facebook, Antonella Viola, docente di Patologia generale all’Università di Padova. E lo ha detto rispondendo a quanto dichiarato in una nota dell’American Heart Association, secondo cui chi concentra l’alimentazione in solo otto ore presenta un rischio di morire per patologie cardiovascolari superiore del 91%, rispetto alle altre persone. (Il Mattino di Padova)

Se ne è parlato anche su altri media

In sostanza, la teoria circadiana si basa sul presupposto di ottenere un grande beneficio per la salute, mangiando durante il giorno e digiunando la notte. (Nicola Porro)

Nella disperata ricerca di soluzioni contro l’«epidemia» di obesità, un problema che riguarda oltre un miliardo di persone nel mondo (una su otto), ha trovato posto — e fama — un’idea apparentemente semplice ed economica: il digiuno. (Corriere della Sera)