L’esempio moldavo, l’Europa è il futuro

L’esempio moldavo, l’Europa è il futuro
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L'Eco di Bergamo ESTERI

L’ultimo caso in ordine di tempo è quello della Moldova, dove domenica agli elettori verrà chiesto in un referendum se inserire nella Costituzione l’obiettivo dell’ingresso nell’Unione europea. Il termine che gli europeisti locali si pongono è quello del 2030. La tragedia russo-ucraina ha determinato un ulteriore impulso eurocentrico. Solo così ci si può mettere al riparo non solo dalla revisione della globalizzazione selvaggia degli ultimi decenni ora in corso a livello internazionale, ma anche garantirsi uno spazio di maggiore sicurezza davanti ai pericoli presenti. (L'Eco di Bergamo)

Ne parlano anche altre fonti

C'è una data cerchiata in rosso sul calendario dei cittadini della Moldova: è il 20 ottobre 2024, il giorno in cui gli abitanti del piccolo paese di circa 2,5 milioni di cittadini, schiacciato tra Ucraina e Romania, saranno chiamati a una doppia consultazione elettorale di straordinaria rilevanza: da una parte, le elezioni presidenziali, dall'altra, un referendum costituzionale che potrebbe sancire l'adesione del Paese all'Unione Europea come obiettivo strategico irrevocabile. (EuropaToday)

(Adnkronos) – Il 20 ottobre 2024 si terranno il referendum costituzionale sul processo di adesione all’Unione europea e le elezioni presidenziali in Moldova. L’Adnkronos ha intervistato Oleg Nica, il nuovo ambasciatore in Italia, che da poche ore ha presentato le credenziali al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. (OglioPoNews)

La repubblica moldava, meno di 3 milioni di abitanti, vede attualmente al potere l'area filo-occidentale guidata dalla presidente Maia Sandu, impegnata per avvicinarsi ulteriormente all'Ue. Mentre i principali sfidanti sono Alexandr Stoianoglo, ex procuratore sostenuto dal Partito Socialista (filorusso), e Renato Usatii, ex sindaco di una cittadina al nord della città, Balti. (Il Messaggero Veneto)

Moldavia al voto domani per presidenziali e referendum pro-Ue

Così piccola, e così importante. Domenica 20 ottobre si vota, presidenziali e referendum per l’adesione all’Unione europea. (Corriere della Sera)

Proprio per questo motivo, si parla già di un voto storico il cui esito sarà decisivo per il futuro del Paese. (Inside Over)

L’attuale presidente ha avuto in campagna elettorale l’appoggio diretto da parte di Bruxelles e Washington, che sia diplomaticamente che a livello finanziario hanno sostenuto il Paese, ed è la favorita: i sondaggi della vigilia la danno al primo posto, con circa il 35% dei consensi, anche se per l’elezione al primo turno dovrebbe sorpassare il 50%. (RSI.ch Informazione)