Un paradosso chiamato Landini
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È incredibile come gli autori della famosa rivolta sociale (quelli del weekend lungo) anziché essere le imprese e le partite Iva, siano Landini&c. Non una parola da questi baroni del sindacato di stato sugli immondi sprechi pubblici, non una parla sul cappio fiscale stretto al collo delle imprese, di professionisti e lavoratori dipendenti, non una parola sul vero nemico di chi produce e lavora: il socio occulto statale. (Nicola Porro)
Su altre fonti
Per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti. Stiamo chiedendo al governo in modo esplicito che riconvochi un tavolo sulla legge di bilancio, così come chiediamo agli imprenditori di aprire le trattative sui rinnovi dei contratti". (la Repubblica)
"Il punto è il governo cosa risponde ora" alle 500.000 persone che sono scese in piazza venerdì. "Ci deve essere una risposta. (La Gazzetta del Mezzogiorno)
Aver portato in piazza mezzo milione di persone non è servito a niente e per questo Maurizio Landini frigna e dice che il governo non può ignorare i manifestanti, supplicando un invito a Palazzo Chigi per ridiscutere la manovra finanziaria. (La Verità)
«Il punto è il governo cosa risponde ora» alle 500 mila persone che sono scese in piazza venerdì. Per quel che ci riguarda bisogna aumentare la spesa sanitaria e bisogna agire sul fisco per andare a prendere le risorse per fare questi investimenti. (Corriere della Sera)
Se c’era un modo per rappresentare l’inutilità dello sciopero generale voluto dal segretario della Cgil allo scopo di assecondare le proprie aspirazioni politiche, beh, Landini lo ha trovato. (Panorama)
Ecco, Maurizio Landini, segretario della Cgil, signore degli scioperi contro il governo di centro-destra-destra non lo fa. Che a lui non piaccia questo esecutivo, la sua capa Giorgia Meloni, i ministri e ciò che essi dicono e fanno non è questione che si possa discutere: si può solo prenderne atto. (Primocanale)