Volkswagen, disastro per i lavoratori: questo può essere il colpo di grazia, il mercato delle auto è in crisi nera
La Volkswagen è in crisi nera, ed ora è sempre più vicino lo stop a ben tre stabilimenti. Scopriamo i particolari di una vicenda preoccupante. Non c’è pace per l’industria automobilistica europea, in particolare quella tedesca, che sta toccando il fondo nel corso degli ultimi mesi. La crisi che vive il gruppo Volkswagen appare senza fine, ed ora si parla di tre stabilimenti prossimi alla chiusura, con conseguenze devastanti per i lavoratori e la produzione. (QuattroMania)
Ne parlano anche altre testate
Il sindacato dei metalmeccanici tedeschi IG Metall e il consiglio di fabbrica di Volkswagen sono pronti ad accettare una riduzione degli stipendi per tagliare i costi del colosso dell’auto senza ricorrere alla chiusura degli impianti e ai licenziamenti. (Il Fatto Quotidiano)
Il terzo incontro sul rinnovo del contratto collettivo (riguardante circa 120 mila dipendenti degli impianti di Wolfsburg, Braunschweig, Hannover, Salzgitter, Emden e Kassel, nonché Volkswagen Financial Services, Volkswagen Immobilien GmbH e dx. (Quattroruote)
I sedili dell’area Vip allo stadio di Wolfsburg sono riscaldati. Come quelli del Santiago Bernabeu e dello Stamford Bridge, ma il Vfl Wolfsburg non è né il Real Madrid né il Chelsea. (laRegione)
Il management chiede tagli per 17 miliardi di euro. A breve ripartono i negoziati. In Italia l'indotto vale 2 miliardi l'anno (StartupItalia)
I manifestanti chiedono un grande passo alla dirigenza. Oltre 6.000 persone protestano a Wolfsburg, il quartier generale di Volkswagen in Germania, dove si stanno tenendo le trattative sui salari, giunte al terzo round. (La Gazzetta dello Sport)
La pressione dei costi del lavoro in Germania, tra i più alti al mondo, e la concorrenza dei produttori cinesi stanno costringendo il colosso automobilistico a intraprendere misure drastiche. In ballo ci sono 1,5 miliardi di tagli immediati e un piano complessivo da 17 miliardi di euro che potrebbe includere chiusure di stabilimenti e licenziamenti massicci. (QuiFinanza)