Todi, in mille in cammino per la Speranza

Il sole e la tiepida atmosfera autunnale hanno fatto da cornice alla 33esima edizione della “Camminata della Speranza, per la cultura della disabilità” che si è tenuta domenica 29 settembre a Todi. Circa mille le persone che hanno partecipato all’iniziativa – ideata dal Centro Speranza di Fratta Todina per dare voce e risonanza ai diritti delle persone con disabilità, dei loro familiari e caregiver – che ha preso il via dal Tempio Santa Maria della Consolazione di Todi. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

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Fa strano pensare che la carriera teatrale di Glauco Mauri sia cominciata nel lontano 1952. Mauri apparteneva a un’altra epoca, in tutti i sensi, e fino all’ultimo non voleva saperne di scendere dal palco, quello di un teatro, polveroso e autentico. (MOW)

Interprete di Shakespeare, Molière, Pirandello, Dostoevskij, Goldoni, con coraggio e passione Mauri è stato per settant'anni in scena: era atteso dal 26 al 29 settembre al Vascello di Roma con lo spettacolo De Profundis, da Oscar Wilde, annullato per l'indisposizione dell'attore. (il Resto del Carlino)

Il celebre attore e regista, colonna portante del teatro italiano degli ultimi settant’anni, si è spento sulla soglia dei 94 anni (li avrebbe compiuti il 1° ottobre). Ferrara Teatro in lutto, è morto Glauco Mauri. (La Nuova Ferrara)

Teatro in lutto, morto Glauco Mauri

Alle 11.30 su Rai Storia – con repliche anche martedì 1° ottobre – lo Speciale “Glauco Mauri. Per rendere omaggio alla figura di Glauco Mauri un grandissimo interprete e regista teatrale, scomparso alla vigilia del novantaquattresimo compleanno, Rai Cultura gli dedica tre appuntamenti in onda lunedì 30 settembre su Rai Storia e Rai 5. (Rai Storia)

Lutto nel mondo della cultura. Sì perché Glauco Mauri, 94 anni, non era solo un personaggio di spicco degli ultimi cinquant’anni del teatro italiano. (Il Fatto Quotidiano)

ROMA. A Pesaro, dove era nato nel 1930, ha debuttato il 20 settembre al Teatro Rossini, con la nuova versione teatrale della lunghissima lettera "De Profundis", quasi una autobiografia, che Oscar Wilde scrisse dal carcere al suo amico Alfred Douglas, una parabola universale della sofferenza, dell'arte e dell'amore. (ROMA on line)