A Gerusalemme in migliaia in corteo contro Netanyahu
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A Gerusalemme in migliaia in corteo contro Netanyahu I manifestanti contestano la decisione del primo ministro di rimuovere Ronen Bar, il capo dei servizi segreti Shin Bet E la ripresa dei bombardamenti nella Striscia di Gaza Getting your Trinity Audio player ready... ROMA – Migliaia di manifestanti stanno partecipando a una protesta contro il governo, bloccando l’ingresso principale di Gerusalemme e marciando verso la residenza del primo ministro Benyamin Netanyahu (Dire)
Se ne è parlato anche su altri media
Donald Trump e Benjamin Netanyahu mostrano una convergenza di intenti. La speranza che nutro è che la forte opposizione dell’opinione pubblica israeliana, che sta scendendo nelle strade per protestare contro il ri… (L'HuffPost)
Shachar Shnurman si è fatto tatuare la data del 7 ottobre 2023 sul braccio. Ci parla dal kibbutz di Kfar Aza, distrutto e ormai deserto, dopo che i terroristi di Hamas, in quel tragico giorno di un anno e mezzo fa, hanno oltrepassato il confine tra Gaza e Israele, a meno di un chilometro da qui, e hanno sterminato 64 israeliani su una comunità di 950 anime, preso in ostaggio 19 persone, per poi asserragliarsi nelle loro abitazioni e ingaggiare con l'esercito, arrivato due ore dopo, una battaglia durata quattro giorni. (il Giornale)
(LaPresse/AP) – Un portavoce dell’esercito israeliano (Idf) ha negato l’attacco a un complesso dell’Onu a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Milano, 19 mar. (LAPRESSE)
L'attacco è avvenuto in mezzo a una nuova ondata di attacchi aerei israeliani su Gaza, che hanno ucciso centinaia di persone, secondo i funzionari sanitari locali. Un attacco aereo israeliano martedì ha distrutto una prigione nel campo profughi di Shati a Gaza, uccidendo secondo quanto riferito dozzine di prigionieri e poliziotti. (Euronews Italiano)
"Solo con i negoziati e un accordo potremo liberare gli ostaggi. Israeliani in piazza: "si fa la guerra per biechi interessi politici" Gerusalemme, 19 mar. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
E invece no. Ma per un attimo, durato poco meno di due mesi, le famiglie degli ostaggi israeliani, primo fronte d’opposizione, hanno pensato che sbraitasse solo per un gioco di negoziati. (Corriere della Sera)