Foscarini: «Lautaro Martinez? I campioni si risollevano da soli!»

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Inter-News SPORT

Foscarini ha fiducia nei confronti di Lautaro Martinez, attaccante e capitano dell’Inter, partito non benissimo in questo inizio di stagione. ARBITRO E LAUTARO – Mister Claudio Foscarini, a Sportitalia, è ritornato sul rigore di Inter-Napoli e allo stesso tempo si è posto fiducioso nei confronti di Lautaro Martinez: «Ho grossi dubbi sul rigore dato all’Inter, ma è difficile dare valutazioni. L’arbitro deve essere protagonista? Credo che l’andazzo sia diverso, diventa poco centrale e tutto si sta dando in mano al VAR. (Inter-News)

Se ne è parlato anche su altri media

Questa la categorica smentita del portavoce del Cremlino Dimitri Peskov, all'indomani delle notizie diffuse dal Washington Post secondo il quale vi sarebbe stata da parte del presidente in pectore statunitense la richiesta a Mosca di non intensificare le azioni militari nel Paese. (Vatican News - Italiano)

In riferimento a Lautaro Martinez, arrivato (Spazio Inter)

Telefonata o non telefonata, la saga è partita e non cambia la sos… Anzi no. Il Cremlino ha negato oggi con forza che ci sia stato un colloquio il 7 novembre, mentre la squadra del presidente degli Stati Uniti eletto si è limitata a non commentare. (Limes)

Mosca nega la telefonata con Trump. E Putin tira dritto: non ci fermiamo

Il portavoce Dmitry Peskov aveva negato l’aiuto della Corea del Nord nella guerra contro l’Ucraina: oggi 10mila militari Pyongyang stanno combattendo al fianco dei soldati di Putin nell’oblast di Kursk. (ilmessaggero.it)

È fatta di annunci e smentite la comunicazione tra Russia e Stati Uniti nei primi giorni dall'elezione di Donald Trump. «Non c'è stata alcuna conversazione, è pura fiction», commenta il portavoce Dmitry Peskov, sottolineando che «questo è l'esempio più ovvio della qualità dell'informazione che ora viene diffusa, a volte anche da pubblicazioni rispettabili». (il Giornale)

Ci voleva anche il giallo sulla telefonata fra il neo rieletto Donald Trump alla presidenza Usa e il sempiterno omologo russo, Vladimir Putin, che, alle ultime elezioni del marzo scorso, sapeva già che avrebbe vinto con l’87% dei consensi prima che si aprissero le urne. (QUOTIDIANO NAZIONALE)