Zelensky: “Non abbiamo la forza di riprenderci Crimea e Donbass”
L’Ucraina non ha la forza di riassumere il controllo della Crimea e del Donbass. Lo ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista a Le Parisien. «Non possiamo dare via i nostri territori. La Costituzione dell’Ucraina ci proibisce di farlo. De facto, però, questi territori sono ora controllati dai russi. Non abbiamo la forza di riprenderne il controllo. Possiamo contare solo sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere il presidente (russo Vladimir) Putin a sedersi al tavolo dei negoziati», ha riferito Zelenesky, sottolineando che nessun leader del mondo ha il diritto di negoziare con Putin senza la partecipazione dell’Ucraina. (Il Dubbio)
Se ne è parlato anche su altre testate
Non abbiamo la forza di riconquistarli. "De facto, questi territori, (Donbass e Crimea) sono oggi controllati dai russi. (il Giornale)
Gli Stati Uniti hanno detto di non essere coinvolti nell'uccisione del generale russo Kirillov. «Posso dirvi che gli Stati Uniti non ne erano a conoscenza in anticipo e non sono coinvolti», ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller sull'uccisione di Igor Kirillov, capo della divisione di armi chimiche dell'esercito russo. (Corriere della Sera)
Volodymyr Zelensky riconosce ora quello che la gran parte dei governi occidentali, a cominciare da quello americano, pensa da tempo: l'esercito ucraino non ha i mezzi militari necessari per riconquistare la Crimea e il Donbass (Corriere della Sera)
Una missione cruciale quella del presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Bruxelles. Sono giornate febbrili sul fronte ucraino, con le aspettative della comunità internazionale per una pace nel 2025 e una svolta in vista del 20 gennaio con l'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. (La Stampa)
Roma, 18 dic. Possiamo solo contare sulla pressione diplomatica della comunità internazionale per costringere Putin a venire al tavolo delle trattative”, ha proseguito Zelesnky. (Agenzia askanews)
Nell’ultima cena pre-Trump i pochi leader Ue presenti sono divisi, non c’è una strategia comune. Meloni prova a lanciare segnali, lunedì il decreto Ucraina: Roma però non darà i Samp-T richiestI IL RETROSCENA (La Stampa)