Il veto di Conte su Renzi, gli ultimatum di Orlando e il grillino Morra in pista. Sinistra, caos Regionali

Renzi sì, Renzi no. Il «campo largo» cerca di sciogliere il rebus dell'«allargamento». Nel mentre in Liguria Nicola Morra fa una mossa grillina, soprattutto nel senso di Beppe. Sul piano nazionale, Giuseppe Conte chiude al rientro - o «resurrezione» - dell'ex premier e leader d'Iv. «Un harakiri - dice - dal costo altissimo». «Una scelta - aggiunge - incomprensibile per gli elettori». Anche perché il «campo largo» dev'essere tutto «etica pubblica» e «lotta all'affarismo». (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Una bordata dritta al centro campo «larghissimo». «Resuscitare Renzi è un’operazione inaccettabile, un harakiri». (Corriere della Sera)

"Anche io sono convinto che resuscitare Renzi, premiandolo dopo la disfatta elettorale europea e i suoi ripetuti fallimenti, sia una scelta che avrebbe un costo pesantissimo per la serietà e credibilità del progetto di alternativa a Meloni". (Il Messaggero Veneto)

Ospite di In Onda su La7, la segretaria del Pd non replica alle dichiarazioni di Giuseppe … È difficile averla sulle armi all’Ucraina, è praticamente impossibile su Matteo Renzi e il suo ritorno nel centrosinistra. (Il Fatto Quotidiano)

Conte chiude le porte a Renzi e rottama il campo largo: "Resuscitarlo è un harakiri, con lui niente lotta agli affarismi"

È stato il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, a chiamarlo in causa. In un sabato sonnolento di fine estate Matteo Renzi ha trovato il modo per dominare comunque il dibattito politico. (il manifesto)

“Il metodo e il merito con cui tutto ciò sta avvenendo e viene assecondato dai vertici del Pd sta aprendo una grave ferita con la mia comunità del Movimento 5 Stelle”. Il leader del M5s ricorda che la comunità del Movimento “intende antropologicamente la politica in modo diametralmente opposto”. (Il Fatto Quotidiano)

Conte chiude definitivamente le porte a Renzi, sigilla il campo largo(che in realtà non è mai nato) e ad Elly Schlein dice che è necessario rivedere la politica estera, che poi altro non è che il collante più importante per una coalizione. (Secolo d'Italia)