L’Africa si interroga sul futuro del settore sanitario dopo i tagli americani

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Rivista Africa ESTERI

Di Andrea Spinelli Barrile Il continente affronta i tagli americani cercando soluzioni per rafforzare l’autosufficienza sanitaria. Alla Conferenza Ahaic di Kigali, governi e organizzazioni esplorano finanziamenti interni e nuove partnership, mentre altri attori globali si preparano ad aumentare il loro supporto. Mentre l’Africa cerca di superare lo shock che i tagli a Usaid da parte dell’amministrazione Trump potrebbero causare nelle economie interne, in particolare nel settore sanitario, governi, partner e organizzazioni non governative africane si stanno incontrando in Ruanda per la Conferenza internazionale sull’agenda sanitaria per l’Africa (Ahaic), la più grande conferenza sulla salute e lo sviluppo in Africa, che si tiene ogni due anni. (Rivista Africa)

Ne parlano anche altri media

La Corte Suprema ha votato contro Donald Trump sui fondi Usaid, stabilendo che devono essere riavviati i due miliardi di dollari di pagamenti dovuti agli appaltatori che hanno già completato il loro lavoro. (L'HuffPost)

Questo articolo è apparso sulla Rassegna Stampa, la newsletter che il Corriere riserva ai suoi abbonati: per riceverla occorre iscriversi a Il punto, e lo si può fare - gratis, per 30 giorni, in prova - cliccando quiLa notizia del giorno è il parziale stop della Corte Suprema allo smantellamento dell'Usaid, l'agenzia federale che, nel 2023, ha gestito 44 dei circa 65 miliardi di dollari investiti dagli Usa in assistenza allo sviluppo. (Corriere della Sera)

La sospensione degli aiuti ha infatti aumentato significativamente i rischi per la salute globale, con la possibilità di epidemie incontrollabili, un incremento della mortalità infantile e gravi conseguenze per numerosi paesi in via di sviluppo. (Fanpage.it)

La sentenza, che ha spaccato la Corte, con un voto 5 a 4, conferma la validità della sentenza del giudice federale che ha ordinato che vengano immediatamente sbloccati i finanziamenti dell'Usaid che erano già stati stanziati. (il Fatto Nisseno)

Ginevra vive ore drammatiche e con lei il mondo della cooperazione per il blocco repentino dei fondi Usa: licenziamenti in massa nelle ong e sgretolamento del sistema multilaterale intorno all’Onu. E anche l’Europa taglia la cooperazione per gonfiare i bilanci della Difesa. (sbilanciamoci.info)

Ma i due miliardi in questione devono essere pagati ad appaltatori che hanno già completato i loro contratti. La Corte suprema degli Stati Uniti ha respinto la richiesta di Donald Trump di bloccare circa due miliardi di dollari di fondi rivolti all'agenzia Usaid, l'ente che coordina gli aiuti umanitari forniti dagli Usa nel mondo. (Fanpage.it)