Elezioni Uk, la vittoria dei labour sarà schiacciante. Chi è il leader che rottamerà i conservatori dopo 14 anni

Le elezioni in Inghilterra (si vota il 4 luglio, ndr) sono entrate nel vivo, ma questa volta sarà diverso. I conservatori sono stati al potere per quattordici anni, e gli ultimi due primi ministri non sono stati neanche scelti dal popolo. Guardando ai sondaggi, sembra che quest’epoca stia per finire presto, con una vittoria dei laburisti, che – dicono le statistiche – vinceranno col 40 per cento dei voti mentre i conservatori sono dati solo al 20. (Il Fatto Quotidiano)

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I Tories quasi certamente lasceranno il governo dopo 14 anni (LAPRESSE)

Di più. Un'intenzione più che lodevole per un lavoratore-padre di famiglia se a renderla pubblica, in un'intervista a Virgin radio, non fosse sir Keir Starmer, il leader laburista che, secondo i sondaggi, dovrebbe riportare i laburisti al potere dopo 14 anni nelle politiche del 4 luglio (dopodomani) per il rinnovo del Parlamento di Westminster. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Domani si torna alle urne dalle sette alle 22, nella tornata elettorale che tutti – sondaggisti, editorialisti, cuoche leniniane – danno per scontato vedrà il ritorno dei laburisti al potere dopo quasi una generazione. (il manifesto)

GBP/USD in una fase cruciale prima del voto. Ecco gli scenari operativi e i possibili effetti

Sembra quasi che la sceneggiatura per le elezioni generali che si svolgeranno domani nel Regno Unito sia stata scritta da Gabriel Garcia Marquez e si intitoli Cronaca di una morte annunciata. (La Stampa)

Per anni, migliaia di immigrati hanno vissuto in Gran Bretagna come ombre, nonostante gli venisse riconosciuto il merito di aver contribuito a rialzare il paese nel dopoguerra. A tutti coloro che erano arrivati Oltremanica fino al 1973 – passati alla storia come generazione Windrush - era stata garantita la permanenza a tempo indeterminato. (L'HuffPost)

In particolare il risultato delle elezioni del 4 luglio potrebbe avere effetti significativi sulla sterlina, con possibili periodi di volatilità in base alle percezioni del mercato sulle politiche economiche future del nuovo governo. (Finanzaonline)