Maurizio Molinari: "Le mosse di Mosca e Pechino spingono la Nato al riarmo"

Maurizio Molinari: Le mosse di Mosca e Pechino spingono la Nato al riarmo
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la Repubblica ESTERI

Il direttore di Repubblica Maurizio Molinari ha commentato il vertice Nato di Washington nel corso della trasmissione L'aria che tira, in onda su La7. "Ci si arma perché la Nato ha bisogno di difendersi da una doppia sfida: c'è l'aggressività della Russia, che continua a puntare sulla guerra in Ucraina per creare una nuova architettura di difesa che risponda ai suoi interessi nazionali - un'aggressività che si estende attorno ai Paesi Baltici e nell'enclave russa di Kaliningrad, dove Mosca sta aumentando lo schieramento di missili nucleari che hanno nel proprio raggio la città di Berlino", ha iniziato il direttore. (la Repubblica)

Su altre fonti

E, anzi, sembra quasi elevare a dottrina strategica il doppio contenimento desiderato da alcune frange degli apparati federali americani, sovrapponendo alla sfida russa quella cinese in testa alla priorità delle minacce. (Inside Over)

“Vagliare la cooperazione strategico tra Russia e Cina e i loro tentativi annessi di rendere instabile e riordinare l’ordine internazionale basato sulle regole sono motivo di profonda preoccupazione” hanno dichiarato al termine di una riunione del Consiglio Nord Atlantico, il massimo organo politico dell’alleanza militare occidentale. (Avanti Online)

Scontro tra Cina e Nato: "Favorisce la guerra russa". Pechino attacca: "Richiami da guerra fredda"

"La Cina è una minaccia alla sicurezza" Dal vertice della Nato arriva un "sonoro" rimprovero alla Cina. Accusata senza mezzi termini di essere il principale "facilitatore" del riarmo russo nella guerra in Ucraina, il documento finale del summit a Washington non fa altro che alimentare lo scontro con Xi Jinping e Vladimir Putin, i due "partener senza limiti", che rispondono con reazioni incendiarie. (Today.it)

Prima di tutto leggendo il foglio illustrativo, che riporta le esatte modalità e temperature di conservazione. “Ovunque si vada, non deve mancare quanto necessario per proseguire le nostre terapie in sicurezza. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)