Consiglio europeo sulle nomine, i leader arrivano al vertice. Tajani freddo su Costa. Tusk: “Non decideremo senza l’Italia”

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Morti sul lavoro

Riflettori puntati sul vertice Ue che si apre nel primo pomeriggio di oggi a Bruxelles per decidere sulle nomine delle più alte cariche europee dopo le elezioni. Sul tavolo, la proposta dei negoziatori di popolari, socialisti e liberali per affidare a Ursula von der Leyen - in quota Ppe - un secondo mandato alla guida della Commissione europea. Nel pacchetto anche la scelta di Antonio Costa per la presidenza del Consiglio Europeo e Kaja Kallas per la carica di alto rappresentante Ue per la politica estera, oltre alla conferma di maltese Roberta Metsola alla guida dell’Europarlamento. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Ma gli occhi sono tutti puntati sui top jobs, sulle nomine dei nuovi vertici dell’Unione europea con l’intesa trovata due giorni fa tra popolari, socialisti e liberali sul pacchetto Ursula von der Leyen (Commissione europea), Antonio Costa (Consiglio europero) e Kaja Kallas (Alto rappresentante). (Sky Tg24 )

È difficile non pensare che Palazzo Chigi sia vittima della propria narrazione post-elettorale. I toni irati di Giorgia Meloni rischiano di dare l’impressione di una sconfitta europea maggiore di quanto sia davvero. (Corriere della Sera)

Ue, Weber (Ppe) striglia Schlein e loda Meloni. "FdI più affidabile dei Verdi, l'Italia sarà coinvolta"

Inizia oggi a Bruxelles il Consiglio europeo chiamato a definire la “governance” per i prossimi anni, con nomine e maggioranza sul tappeto e la verifica del voto su cui imbastire la nuova legislatura. (Secolo d'Italia)