Napoli, bambina contesa: minacce e cortei armati, 9 arresti

Minuto per la lettura A Napoli, i parenti paterni tentano di strappare la bambina di tre anni contesa con la madre: nove arresti tra cui i nonni paterni e il padre già detenuto. NAPOLI- Cortei armati per scortare i nonni paterni durante gli incontri con la nipotina di tre anni e minacce e percosse alla madre anche per piccoli ritardi. È quanto emerge da un’indagine dei carabinieri della Compagnia di Torre del Greco (Napoli). (Quotidiano del Sud)

La notizia riportata su altre testate

Dal carcere si teneva in contatto con la figlia di tre anni e con la sua famiglia grazie a un profilo Instagram installato su un cellulare che gli veniva consegnato da un agente della penitenziaria compiacente: emerge anche questo dall'indagine dei carabinieri di Torre del Greco che oggi hanno notificato nove arresti, anche al padre della piccola, rampollo della famiglia camorristica De Martino, e ai suoi genitori. (ilmattino.it)

Atroci e agghiaccianti le vicende ricostruite da un’indagine dei carabinieri coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, che descrive il quadro di una criminalità organizzata sempre più ignobile e spietata. (ilmattino.it)

Le vessazioni estese anche ai suoi genitori. È questo l'incubo in cui era precipitata una giovane donna del quartiere di Napoli di Ponticelli che aveva avuto una figlia dalla relazione con un elemento apicale del clan De Martino, che si contende il territorio della zona est di Napoli con i Di Micco. (La Repubblica)

Camorra vesuviana, detenuto chiamava a casa grazie al telefono di un agente

Francesco De Martino, boss dell'omonimo clan di Ponticelli, Napoli Est, sapeva di essere nel mirino dei rivali e aveva paura di finire in un agguato di camorra. Per questo motivo, quando doveva andare a prendere la nipotina nel luogo convenuto, lo faceva soltanto a determinate condizioni: scortato da uomini armati o con altri bambini in automobile da usare come scudo. (Fanpage.it)

Un sannita tra gli uomini affiliati del Clan De Martino di Ponticelli , conosciuto anche con la sigla “XX”. Il 28enne della provincia di Benevento è finito in carcere nella giornata di ieri, lunedì primo luglio, a seguito di un’ordinanza emessa dal Gip di Napoli , su richiesta della Dda , insieme ad altre otto persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di atti persecutori, lesioni personali e detenzione e porto in luogo pubblico di armi, delitti aggravati dal metodo mafioso. (anteprima24.it)

Nuovo capitolo di illegalità in carcere. Un detenuto di Torre del Greco manteneva contatti con la sua famiglia, incluso sua figlia di tre anni, tramite un profilo Instagram gestito da un cellulare clandestinamente fornito da un agente della penitenziaria compiacente. (Il Fatto Vesuviano)