Avvocati e magistrati sull’emergenza carceri: “Amnistie e indulti contro il sovraffollamento”

Amnistie e indulti per alleggerire il sovraffollamento delle carceri. Ma anche investimenti economici per garantire personale qualificato e strumenti tecnologici a supporto di pene alternative, per dare respiro al sistema penitenziario in crisi. È l’appello lanciato al governo e al parlamento da avvocati e magistrati fiorentini, che riflettendo sulla drammatica situazione nelle carceri ribadiscon… (La Repubblica Firenze.it)

La notizia riportata su altri media

Inutile la chiamata ai sanitari del 118, per la vittima ogni soccorso è stato inutile, ai soccorritori non è rimasto altro da fare che dichiararne il decesso. Sul luogo della tragica morte si sono portati i Carabinieri della Compagnia di Pontecorvo che hanno avviato gli accertamenti del caso: tutto al momento, secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, farebbe pensare ad un gesto estremo del cinquantottenne. (Frosinone News)

Si consolida nel Palazzo di Giustizia la riflessione comune sul tema “suicidi in carcere”, anche a fronte della cronaca recente, con l’ennesimo suicidio di un ragazzo di appena vent’anni nel carcere di Sollicciano. (gonews)

I numeri a fare la cronaca con tragedie diverse a raccontare l’emergenza suicidi nel carcere di Teramo come in quello di Napoli Poggioreale. TERAMO. (Il Centro)

Carcere, l’appello dei magistrati: "Intervenire ora, siamo fuori legge"

“Si tratta di una carneficina che ha evidenti responsabilità politiche e amministrative – afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della Uilpa Polizia Penitenziaria – 14.500 detenuti in più rispetto ai posti disponibili, 18mila unità mancanti alla Polizia penitenziaria, carenze nell’assistenza sanitaria e psichiatrica, illegalità diffusa e disorganizzazione imperante non si possono affrontare con le chiacchiere del Governo, cui assistiamo anche in queste ore. (Il Fatto Quotidiano)

Carceri: a Roma Rebibbia il 59esimo suicidio, la strage continua (UILPA Polizia Penitenziaria)

Perché il carcere di Sollicciano è in queste condizioni? E come se ne esce? La risposta non ce l’ha in tasca nessuno, ma nell’incontro, organizzato ieri mattina dal consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Firenze, presieduto da Sergio Paparo, si è assistito a una riflessione alta e qualificata della magistratura della giurisdizione riguardo al presente e al futuro della struttura fiorentina, dove, alcune settimane fa, un detenuto di vent’anni si è tolto la vita. (LA NAZIONE)