Industria calzaturiera, è crisi: export -9%, pesa calo del lusso
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Di: Redazione 03/01/2025 L’industria calzaturiera italiana, fiore all’occhiello del Made in Italy, ha registrato nei primi nove mesi del 2024 un calo significativo in tutti i principali indicatori economici. Secondo i dati del Centro studi di Confindustria moda per Assocalzaturifici, l’export è crollato del 9,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, con pesanti ripercussioni su produzione (-18,9% nell’indice Istat) e fatturato (-9,7%). (Italia Informa)
La notizia riportata su altri giornali
La fotografia scattata dal report del Centro Studi di Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici evidenzia come, concluso l’effetto del rimbalzo post-Covid e dopo un 2023 di sostanziale stabilità (almeno in valore), il 2024 si chiuda con segni negativi in tutte le principali variabili. (il Resto del Carlino)
Flessione del fatturato di 1,4 miliardi di euro nel 2024. È la stima del Centro Studi di Confindustria Accessori Moda per Assocalzaturifici elaborata sulla base dei dati dei primi 9 mesi del 2024. “Nel terzo trimestre dell’anno non si è verificata nessuna inversione di tendenza nella congiuntura del comparto”, spiega Giovanna Ceolini (nella foto), presidente di Assocalzaturifici. (laconceria.it)
Il Nord Est e il Veneto in particolare rappresentano il cuore pulsante della produzione calzaturiera italiana. Secondo una elaborazione di Adacta Advisory sui bilanci delle società del settore, nelle tre regioni si contano 448 aziende e ricavi complessivi di 5,14 miliardi nel 2023. (Il Nord Est)
Un calo del fatturato del 9,3% a 13,2 miliardi di euro, con una perdita di circa 1,4 miliardi rispetto all’anno precedente. È questa la stima 2024 per il settore calzaturiero italiano, come evidenziato dal report del centro studi di Confindustria accessori moda per Assocalzaturifici. (Milano Finanza)
A dirlo sono i dati del Centro studi di Confindustria accessori moda per Assocalzaturifici, che evidenziano come “concluso l’effetto del rimbalzo post-Covid e dopo un 2023 di sostanziale stabilità (almeno in valore), il 2024 si chiuda con segni negativi in tutte le principali variabili“. (business24tv.it)
Crollano export e fatturato, chiudono aziende e aumentano le richieste di cassa integrazione. E le ore autorizzate di cassa integrazione sono salite a 26 milioni (+139,4% rispetto al periodo gennaio-settembre del 2023), quattro volte e mezzo in più dello stesso periodo 2019, pre-Covid. (il Resto del Carlino)