Unità d’Italia: tra riconoscenza e celebrazioni

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INTERNO

Il 17 marzo, data simbolo della nascita del Regno d’Italia nel 1861, continua a rappresentare un momento di riflessione e commemorazione per il Paese. Un giorno che, come ha sottolineato il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, dovrebbe trasformarsi in un “Giorno della Riconoscenza”, dedicato a ricordare quanti hanno sacrificato la propria vita per l’unità e l’indipendenza nazionale. In un’epoca segnata dalla globalizzazione e dalle pressioni dei neoimperialismi, Rampelli ha ribadito l’importanza di custodire gelosamente l’identità storica e culturale italiana, un patrimonio che affonda le sue radici nel Risorgimento, un processo lungo e complesso, costellato di guerre, alleanze diplomatiche e insurrezioni popolari.

A Roma, le celebrazioni hanno visto protagonisti i massimi rappresentanti delle istituzioni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deposto una corona d’alloro all’Altare della Patria, gesto carico di significato che ha riunito attorno a sé i presidenti del Senato, Ignazio La Russa, e della Camera, Lorenzo Fontana, insieme alla premier Giorgia Meloni e al ministro della Difesa, Guido Crosetto. Una cerimonia solenne, che ha ricordato non solo l’unità nazionale, ma anche i valori della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, simboli che continuano a rappresentare il collante di una nazione dalle radici antiche e dalle sfide moderne.

Non solo la capitale, però, ha ospitato eventi commemorativi. A Caprera, nell’isola che custodisce le spoglie di Giuseppe Garibaldi, eroe indiscusso del Risorgimento, la ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha preso parte a una cerimonia toccante. Nel sacrario dedicato a Garibaldi, è stata deposta una corona di fiori, benedetta dal vescovo della diocesi di Tempio-Ampurias, Roberto Fornaciari, alla presenza della prefetta di Sassari, Grazia La Fauci. Un momento che ha riportato l’attenzione su una figura centrale del processo di unificazione, il cui contributo rimane impresso nella memoria collettiva.

L’Unità d’Italia, tuttavia, non è solo un evento storico da celebrare, ma anche un concetto da interrogare. Se da un lato rappresenta un sogno realizzato, frutto di lotte e sacrifici, dall’altro solleva domande sul suo significato attuale. In un contesto in cui le divisioni territoriali, sociali e politiche sembrano a volte minacciare la coesione nazionale, la Giornata dell’Unità assume un valore ancora più profondo, diventando un’occasione per riflettere su ciò che significa essere italiani oggi.