Musk sarà sempre di Casa (Bianca). E orienterà la politica di Trump
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– Elon Musk vuole morire su Marte. E dato che sinora, a 53 anni, ha sempre mantenuto quel che voleva fare, gli si può credere. Voleva inventare l’auto elettrica e ha creato la Tesla. Voleva esplorare lo spazio e oggi la sua Space X affianca, anzi spesso sostituisce la Nasa. Voleva lanciare i camion senza pilota, i taxi che volano, i treni a velocità ipersonica. E sono in fase sperimentale. Voleva promuovere l’intelligenza artificiale e già oggi interi settori, dall’industria alla medicina, se ne servono. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Ne parlano anche altre fonti
Chi ha vinto? L’uomo anziano, in prima fila sul palco, o quello più giovane, alle sue spalle? Di chi è il futuro: del king, il re appena eletto, o del king-maker, che l’ha portato alla vittoria? Donald Trump o Elon Musk? Perché quello che è appena stato designato a ri-diventare l’uomo più potente della Terra si è subito inchinato a quell’altro definendolo «un spergenio», «una stella», «un patrimo… (la Repubblica)
Il miliardario e fondatore di Space X, Elon Musk «potrebbe essere il più grande vincitore di un secondo mandato di Trump» alla Casa Bianca. Musk, che ha trasformato X in «una cassa di risonanza» pro-Trump, sottolinea il media Usa, «avrà conflitti di interesse senza precedenti se come sembra diventerà uno zar dell'efficienza governativa». (ilmessaggero.it)
«You are the media now». Sei tu il media, adesso: missione compiuta. (Corriere della Sera)
«E digeritevi anche questa». Potrebbe essere tradotto così il post di Elon Musk sulla sua piattaforma X la notte scorsa, mentre la vittoria di Donald Trump si faceva sempre più concreta. Citando se stesso, come si addice alla sua personalità istrionica dall'ego smisurato, il geniale inventore di Tesla e Space X, l'uomo più ricco del mondo, ha ri-postato l'immagine che lo ritraeva mentre entrava per la prima volta nella sede del social Twitter tenendo tra le mani un pesante lavabo e ridendo. (Avvenire)
Ultim'ora news 6 novembre ore 17 (Milano Finanza)
Da proprietario di X, ha potuto intercettare via social l'elettorato giovane, storicamente difficile per il repubblicano. Il supporto di Elon Musk è stato decisivo per la vittoria di Donald Trump, non solo per le donazioni alla campagna del tycoon. (il Giornale)