Concordato preventivo biennale più attrattivo

Il Consiglio dei Ministri nella riunione di ieri ha approvato in via definitiva il primo DLgs. correttivo della riforma fiscale, che introdurrà diverse e rilevanti modifiche alla disciplina del concordato preventivo biennale di cui al DLgs. 13/2024; il testo del decreto, rispetto alla versione approvata in via preliminare il 20 giugno scorso, presenta alcune novità, scaturite dai pareri espressi nelle scorse settimane dalle Commissioni competenti di Camera e Senato (Eutekne.info)

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Giancarlo Giorgetti, anzi, è preoccupato: il ministro sta cominciando a impostare la manovra di bilancio del 2025 e i conti non tornano. La conferma, a via XX settembre, arriva dalle scarsissime adesioni arrivate al nuovo concordato preventivo biennale, l’accordo tra il fisco e i lavoratori autonomi: tasse predeterminate da pagare nel biennio ’24-’25 e zero controlli. (Corriere della Sera)

Per i forfettari l’aliquota è al 10% che scende al 3% per le start up. Forfettari, il concordato è super scontato. (Italia Oggi)

Lo stesso ministro ha chiarito come siano necessari interventi correttivi per incrementare il gettito e confermare gli sgravi contributivi e fiscali varati nel 2023. (Economy Magazine)

Per i forfettari il concordato è in saldo

Nel corso dell’esame definitivo del correttivo in materia di regime di adempimento collaborativo, razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari e concordato preventivo biennale è stata inoltre confermata la proroga della dichiarazione dei redditi al 31 ottobre. (Informazione Fiscale)

Non sarà più un “redditometro”, piuttosto un “evasometro”. È stato approvato ieri in consiglio dei ministri, ma i tecnici stanno lavorando alle limature tecniche, che in un provvedimento del genere sono importantissime. (ilmessaggero.it)

Il concordato preventivo biennale, pensato dal governo Meloni soprattutto per fare cassa spingendo chi non dichiara tutte le proprie entrate a pagare di più per evitare i controlli del Fisco, si è arricchito con una nuova misura: una flat tax dal 10% al 15% su parte del reddito concordato, che porterà a versare ancora meno. (Fanpage.it)