Upb,in manovra misure fiscali complesse poco intellegibili
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La riforma fiscale introdotta dalla manovra, che comprende Irpef, bonus fino a 20.000 euro e detrazione da 20.000 a 40.000 euro, aumenta le già ampie differenze nel trattamento fiscale delle diverse categorie di contribuenti (dipendenti, pensionati e autonomi) che tuttavia si annullano per redditi superiori a 50.000 euro. La compresenza di tre strumenti per la riduzione del prelievo sul lavoro dipendente, che interagiscono tra loro in modo articolato, "produce un'architettura fiscale complessa e difficilmente intellegibile per i suoi destinatari". (Tiscali Notizie)
Ne parlano anche altre testate
“Nonostante la manovra preveda un rifinanziamento del Servizio sanitario nazionale (Ssn) per importi crescenti - da 1,3 miliardi del 2025 a 8,9 dal 2030, comprensivi delle risorse per i rinnovi contrattuali - il tasso di crescita del finanziamento resta sempre inferiore a quello del Pil nominale programmatico. (Sanità24)
Nel complesso il livello di finanziamento del Ssn passerà dai 136, 5 mld del 2025 ai 141,3 mld del 2027, con un incremento medio annuo superiore al tasso di crescita programmato per la spesa primaria netta nel Piano strutturale di bilancio di medio termine. (Sanità24)
L’ennesima conferma arriva dalla Fondazione Gimbe, il cui presidente Nino Cartabellotta (nella foto) è stato audito dalle Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato proprio in relazione alla manovra finanziaria del prossimo anno. (RIFday)
Lo afferma il segretario confederale della Cgil, Daniela Barbaresi. “Se proprio si volessero prendere le cifre in valore assoluto – sottolinea – bisognerebbe dire che i 128,9 miliardi del fondo sanitario nazionale nel 2023 possono sembrare una cifra ragguardevole, ma in termini reali equivalgono a 4 miliardi in meno di quello che erano le risorse nell`anno precedente la pandemia. (Il Diario del Lavoro)
"Crediamo che soltanto gli erogatori abbiano la precisa consapevolezza dei costi di produzione e dei valori minimi di sostenibilità per l'erogazione. Chiediamo pertanto che, accanto alla giusta attivazione di nuove risorse, si attivi un confronto tecnico concreto per venire alla determinazione di valori sostenibili, attuali e soprattutto in grado di garantire i livelli di qualità che fino ad oggi abbiamo con fatica assicurato". (Quotidiano Sanità)
Nelle audizioni in vista dell’approdo in aula della manovra è emersa la verità: il governo non investe nella sanità pubblica e usa le poche risorse a disposizione per favorire quella privata. Ieri il presidente di sezione della Corte dei Conti, Enrico Flaccadoro, ha fatto chiarezza davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite. (il manifesto)