"Apple aiuta gli hacker nelle attività criminali. Mi hanno rubato l'iPhone e l'azienda non mi restituisce la mia vita digitale": la denuncia dell'imprenditore Michael Mathews
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Non c’è prezzo che tenga quando, un iPhone rubato, contiene al suo interno ogni piccola parte della tua vita. Dalle foto, passando per i documenti, le password e i ricordi. È quanto denuncia Michael Mathews, 53 anni, imprenditore tecnologico del Minnesota, che ha perso il suo dispositivo durante un viaggio in Arizona. Apple, secondo lui, non ha fatto abbastanza per aiutarlo a recuperare i suoi dati. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altre testate
Succede negli Stati Uniti e la vicenda mette sotto i riflettori le politiche di privacy e sicurezza di Apple, comprensibili in molti aspetti, ma eccessivamente rigide in altri — come dimostra il caso di Michael Mathews (Macitynet.it)
Insieme al dispositivo gli sono stati tolti foto, documenti, password e ogni tipo di ricordo. “Così facendo, Apple aiuta gli hacker nelle loro attività criminali”, si legge nella denuncia presentata davanti alla Corte Distrettuale della California. (lasiciliaweb)
In quella scatoletta spesso sono custoditi non solo fotografie, contatti telefonici, carte di credito, ma anche informazioni cruciali relative all'attività professionale. Ora alcune persone a cui è stato rubato l'iPhone stanno scoprendo che gli strumenti di sicurezza offerti da Apple, pensati per proteggerli, a volte vengono utilizzati contro di loro. (Corriere della Sera)