Cecchettin, la sorella Elena a Valditara: "Giulia uccisa da ragazzo bianco, italiano e per bene"
La sorella della 22enne uccisa dal fidanzato nel giorno dell'inaugurazione della Fondazione intitolata a Giulia: "Cosa ha fatto quest'anno il governo? Sempre alle famiglie delle vittime spetta creare qualcosa di buono" "Dico solo che forse, se invece di fare propaganda alla presentazione della fondazione che porta il nome di una ragazza uccisa da un ragazzo bianco, italiano e 'per bene', si ascoltasse non continuerebbero a morire centinaia di donne nel nostro Paese ogni anno". (Adnkronos)
La notizia riportata su altre testate
"Devo dire che sono davvero onorata di fare parte della Fondazione Cecchettin, un progetto che purtroppo nasce da una tragedia ma che vuole rappresentare un faro di speranza e cambiamento per la nostra società": così Federica Pellegrini, intervenendo nella Sala della Regina della Camera dei Deputati in occasione della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin. (il Dolomiti)
È passato un anno esatto dal ritrovamento del cadavere di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo (Padova) uccisa l’11 novembre 2023 dall’ex fidanzato Filippo Turetta. Un anniversario particolarmente sentito per Elena Cecchettin, sorella di Giulia, che su Instagram scrive: «Un anno fa, ero con una volontaria dell’associazione Penelope, tentavo di fare colazione. (Open)
Le tecniche di capovolgimento delle cornici narrative, a cui il governo Meloni si sta dedicando, sono sfuggite di mano al ministro dell’Istruzione (e merito) Giuseppe Valditara. (il manifesto)
«Dal giorno in cui è mancata la mia Giulia sono state uccise altre 120 donne soltanto in Italia. Migliaia nel mondo. Numeri inimmaginabili, non possiamo permetterci di essere indifferenti, non c’è più tempo per voltare lo sguardo altrove». (il manifesto)
Appellandosi ai valori costituzionali, alle pari opportunità e alla civiltà offesa dal fenomeno della violenza maschile contro le donne – a una settimana esatta dalla giornata mondiale che ne ricorda, come ogni anno, il significato sistemico – il ministro non è sembrato così aggiornato, come il nome del suo dicastero imporrebbe, in particolare in due passaggi: ha citato la violenza sessuale che «si combatte anche riducendo i fenomeni di marginalità e di devianza legati alla immigrazione clandestina»; ha poi indicato il patriarcato conclusosi «come fenomeno giuridico» con la riforma del diritto di famiglia del 1975. (il manifesto)
Una dichiarazione che ha raggelato la platea e che in molti hanno ritenuto fuori luogo in relazione al contesto. Così l'intervento in videoconferenza del ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara alla presentazione della fondazione "Giulia Cecchettin" oggi, lunedì 18 novembre a Montecitorio, diventa un caso. (Today.it)