«Mara Favro è stata gettata in un dirupo. Sulle ossa segni di fratture multiple». Svolta nelle indagini: decisivo il test del Dna
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A un anno dalla scomparsa di Mara Favro, la 51enne cameriera di Chiomonte, emergono nuovi dettagli inquietanti nelle indagini sulla sua morte. Le ricerche, condotte dai carabinieri e dai vigili del fuoco in Val di Susa, hanno portato al ritrovamento di ossa in una zona boschiva di Gravere, vicino al fiume Dora Riparia. Le prime analisi dei resti, come riporta il Tgr Piemonte nell'edizione serale di mercoledì 5 marzo, indicano fratture multiple, compatibili con l'ipotesi che il corpo della donna sia stato gettato nel dirupo dopo la morte, un elemento che potrebbe indirizzare ulteriormente l'inchiesta. (leggo.it)
Se ne è parlato anche su altri media
Mara Favro, svolta nelle indagini: «Gettata in un dirupo, sulle ossa fratture post mortem». Dopo un anno, ecco la conferma: sono di Mara Favro, la donna scomparsa in valle di Susa, nel Torinese, nella notte fra il 7 e l'8 marzo del 2024, le ossa recuperate nei giorni scorsi dai carabinieri e dai vigili del fuoco in un terreno della valle. (ilmattino.it)
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La notizia, che per molti era ormai una certezza, è stata confermata dagli esami del DNA. La procura di Torino ha disposto ulteriori accertamenti tecnici irripetibili, tra cui l’autopsia sul corpo di Mara Favro, per determinare le cause del decesso. (L'Agenda News)
Sarebbero stati trovati segni di fratture multiple, successive al decesso, sulle ossa recuperate da Carabinieri e Vigili del Fuoco in Val di Susa, nella provincia di Torino, durante le ricerche di MaraFavro, la 51enne scomparsa nella notte tra il 7 e l'8 marzo 2024. (Fanpage.it)