MANDELLI: “POTEVAMO ANDARE SUL DOPPIO VANTAGGIO E AVREMMO TAGLIATO LE GAMBE AL BRESCIA. IL PARI ALLA FINE E’ PIU’ CHE MERITATO” – Bresciaingol
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L’allenatore del Modena: “I nostri tre gol tutti di pregevole fattura”. Gerli: “Per come si era messa la partita, era alla nostra portata per vincerla” Brescia. Paolo Mandelli è tutto sommato soddisfatto del pareggio di Brescia, settimo risultato positivo di fila per il Modena. Potevate chiuderla sullo 0-1? “Si. Non ci siamo riusciti. Potevamo anche perderla, ma siamo riusciti a riprenderla. Certo potevamo andare più volte sul doppio vantaggio e avremmo tagliato le gambe al Brescia. (Bresciaingol)
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Come riporta la “Gazzetta di Modena”, gialli ripresi due volte dal Brescia dell’ex Bisoli, poi Bozhanaj evita la beffa: finisce 3-3. Sale a sette la striscia di risultati positivi ottenuti da mister Paolo Mandelli (Parlando di Sport)
Va bene così anche per il tecnico canarino, in un pomeriggio con tanti argomenti di discussione tecnica: "Si tratta di una partita che avremmo potuto chiudere nel primo tempo, non ci siamo riusciti. Avremmo potuto perderla nella ripresa e siamo riusciti a riprenderla – ha commentato Mandelli – quindi posso essere contento del carattere mostrato. (Quotidiano Sportivo)
Più contento per la prestazione del secondo tempo o amareggiato per il gol subito alla fine? L’allenatore del Brescia dopo il 3-3 con il Modena: “Bene con il 4-4-2 del secondo tempo, a Cremona ripartiremo da lì. (Bresciaingol)
Brescia. Ancora un pareggio per il Brescia che, nel giorno di Santo Stefano, ha incontrato, al Rigamonti, il Modena. Secondo punto per capitan Bisoli che stavolta, però, porta in campo una squadra con voglia di fare. (QuiBrescia.it)
Dal Rigamonti: Cristiano Tognoli e Alessandro Zanolini. Brescia. (Bresciaingol)
La prima notizia è che Brescia-Modena è stata una partita divertente. Il tatticismo è durato poco, perché il Modena si è dimostrato più forte nel primo tempo, portandosi avanti con merito per 2-1, grazie alla giornata di grazia dei suoi centrocampisti Palumbo, Gerli e Santoro. (Corriere della Sera)