Apple e Microsoft non più osservatori nel Consiglio di OpenAI

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Pubblicità Sia Microsoft, sia Apple hanno rinunciato al loro ruolo di osservatori nel Consiglio di OpenAI. A riferirlo è il Financial Times, spiegando che la mossa delle due big si è resa necessaria, vista la sempre maggiore attenzione da parte di autorità di regolamentazione globali relativamente agli investimenti delle Big Tech nelle startup che si occupano di AI. Microsoft, lo ricordiamo, ha investito 13 miliardi di dollari nel laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale costituito dalla società no-profit OpenAI, e in una lettera inviata al Consiglio ha confermato “con effetto immediato” il ritiro del suo ruolo. (macitynet.it)

Su altri media

Phil Shiller, a capo dell'App Store, entrerà nel consiglio d'amministrazione a fine anno. Sam Altman riuscirà a evitare imbarazzi con Microsoft? (StartupItalia)

Apple aveva appena nominato il suo delegato ma, secondo Bloomberg, avrebbe rinunciato (Milano Finanza)

OpenAI, Apple non avrà diritto di voto ChatGpt sarà integrato nel sistema operativo dei nuovi iPhone in uscita il prossimo autunno, e secondo Bloomberg (che riporta l'indiscrezione) è proprio per questa ragione che il capo dell'App Store, Phil Schiller, entrerà nel consiglio di amministrazione di OpenAI, ricoprendo il ruolo di osservatore. (Today.it)

Passo indietro di Microsoft e Apple: non entrano nel board di OpenAI

Microsoft ha rinunciato al posto di osservatore nel consiglio di amministrazione di OpenAI, iniziativa che nei mesi scorsi aveva attirato l’attenzione delle autorità di regolamentazione su entrambe le sponde dell’Atlantico. (CorCom)

Ufficialmente, il colosso di Redmond, che nella società di San Francisco ha investito circa 13 miliardi di dollari, ha spiegato la propria decisione legandola a “progressi significativi da parte del consiglio appena formato” che avrebbe reso i vertici dell’azienda amministrata da Satya Nadella “fiduciosi nella direzione” di OpenAI e il suo ruolo nel consiglio di amministrazione di quest’ultima “non più necessario”. (WIRED Italia)

La società di software statunitense, che ha investito 13 miliardi di dollari nel creatore di ChatGPT, ha inviato una lettera a OpenAI annunciando il suo ritiro dal consiglio di amministrazione; nella lettera il colosso fondato da Bill Gates afferma che la presenza diun suo rappresentante nel cda «non era necessario dopo che la governance della start up di intelligenza artificiale era migliorata significativamente negli ultimi otto mesi». (Il Sole 24 ORE)